L’allenatore del Tottenham: «Non so perché continui a essere utilizzato. Non festeggio più i gol come facevo prima»
Ange Postecoglou, allenatore del Tottenham, non è mai stato un fan del Var. Di recente è tornato a lamentarsi del sistema che secondo lui non fa godere i gol.
Il “Telegraph” riporta le sue parole:
Ange Postecoglou si è lamentato del sistema controverso del Var accusandolo di avergli tolto la gioia di festeggiare i gol che la sua squadra realizza.
Il Var è stato oggetto di ulteriori critiche lo scorso fine settimana quando per prendere una decisione chiave nella vittoria per 2-1 del Liverpool al Crystal Palace, l’arbitro Andy Madley ha rivisto le riprese del fallo che ha coinvolto Will Hughes e Wataru Endo non meno di 24 volte prima di prendere una decisione.
Ciò ha portato a ritardare la partita di quattro minuti e l’allenatore degli Spurs Postecoglou ha criticato nuovamente il Var.
«Non penso che sia stato mai utilizzato nella maniera in cui si voleva fosse fatto quando è stato introdotto, quindi adesso ci ritroviamo in questa situazione e spero che le persone responsabili semplifichino l’intero processo in modo che tutti possano capire perché interviene nel gioco».
«Non so perché venga utilizzato al momento. Di sicuro non ha reso le cose più chiare o più divertenti. Non per me, non festeggio più i gol come una volta»
Tra il Liverpool e il Crystal Palace era successo questo:
Ieri, durante la partita tra Liverpool e Crystal Palace, vinta dalla squadra di Kloop per 1-2, ha fatto discutere nuovamente l’utilizzo del Var. Questa volta non si discute tanto la legittimazione della scelta presa dagli arbitri, quanto piuttosto il tempo impiegato per prenderla.
Il “Telegraph” scrive:
“Ci si inizia a chiedere se la Professional Game Match Officials Ltd, l’organo di presidenza degli arbitri di calcio, stia effettivamente cercando di eliminare il Var il più rapidamente possibile. Perché ogni settimana riescono a escogitare modi nuovi e contorti per rendere ridicolo il sistema. Ogni settimana, invece di contribuire a dimostrare quale invenzione vantaggiosa potrebbe essere, cercano di renderla ancora più autodistruttiva”.
Il giornale inglese ricostruisce cosa è successo durante la partita del Liverpool:
“Prendiamo la vittoria ad ora di pranzo del Liverpool sul Crystal Palace. In realtà, dovremmo parlare della vittoria ottenuta all’ultimo degli ospiti. Invece, l’attenzione è ancora una volta catturata irata dai ragazzi seduti a guardare i loro monitor a Stockley Park, facendo del loro meglio per eliminare l’eccitazione da ogni partita a cui presiedono.
Al Palace è stato assegnato un rigore. L’arbitro Andy Madley era convinto che fosse fallo e di conseguenza ha ammonito Van Dijk. Tuttavia il Var aveva notato che nell’attimo precedente all’infrazione, Will Hughes del Palace aveva steso Wataru Endo del Liverpool, un fallo che Madley non aveva visto. Fin qui tutto bene: è ciò che il Var dovrebbe fare, intervenire per garantire la corretta attuazione delle decisioni. Il problema è stato il tempo necessario per correggere l’errore. Dal momento del primo replay era ovvio che Hughes avesse commesso fallo su Endo, ma Madley l’ha vista altre 23 volte. Eppure era semplice da vedere. Tutto ciò che serviva era semplicemente avvisare l’arbitro che aveva commesso un errore. Un fischio, un cenno delle braccia e si torna a giocare.