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Bernardo Silva: «La quantità di partite che giochiamo oggi rende complicato essere sempre in forma e giocare bene»

Il giocatore del City: «Secondo me se giochiamo così tante partite per così tanto tempo, alla fine le partite perderanno ritmo e intensità»

Bernardo Silva: «La quantità di partite che giochiamo oggi rende complicato essere sempre in forma e giocare bene»

Bernardo Silva, giocatore del Manchester City, ha avuto qualcosa da ridire sul rischio di giocare sempre più partite. Le sue lamentele sono soprattutto rivolte alle modifiche del Mondiale, in cui dalla prossima edizione potranno competere 32 squadre. Secondo Silva, più partite saranno giocate, meno sarà la qualità delle sfide e il carico di lavoro diventerà ingestibile.

Il “Guardian” riporta le parole di Bernardo Silva:

Il Manchester City affronterà la squadra giapponese Urawa Red Diamonds a Jeddah martedì sera. Si tratta di un torneo a sette squadre. Sono volati lì dopo il loro pareggio con il Crystal Palace sabato; il tempo di recupero è abbastanza limitato.

«Non siamo stati consultati ma cerchiamo di fare il nostro lavoro. La realtà è che la quantità di partite che abbiamo oggi, e ancora di più con le nuove competizioni, è un po’ pazzesca a causa della mancanza di riposo dei giocatori, e quindi il rischio di infortuni aumenta parecchio»

«Secondo me, per le persone che amano il gioco, se giochiamo così tante partite per così tanto tempo, alla fine le partite perderanno ritmo, perderanno intensità. Penso che (la Coppa del Mondo per club ampliata) sia una competizione di alto livello, quindi nessuna lamentela, ma la quantità di partite e il (programma) che abbiamo oggi rendono complicato essere sempre in forma e avere livelli di energia adeguati per giocare bene»

«Non mentirò, a volte mi sento stanco. Giochiamo ogni tre giorni, non ci riposiamo. Non riposiamo a Natale, né d’estate. Ma è il prezzo che paghi per essere in un top club e lottare per tutte le competizioni, e alla fine il nostro sogno era giocare a questi livelli»

Pep Guardiola invece ha preso di mira la mancanza di tempi di recupero tra le stagioni.

«La Fifa ha preso una decisione e tutti i club sostengono questa decisione. Faccio parte dei club. Non sono contrario a nuove competizioni. Sono contrario alla mancanza di tempo per recuperare anno dopo anno. Questo è ciò di cui mi lamento»

«Per me non conta giocare ogni tre giorni, sei giorni, sette giorni. Ma è davvero, davvero difficile finire la stagione e tra tre settimane devi ricominciare da capo e andare in Asia [per il pre-campionato] per essere finanziariamente stabile, o andare negli Stati Uniti, o dovunque. È davvero dura per me ma soprattutto per i giocatori e penso che questo dovrebbe cambiare»

 

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