Istanbulspor-Trabzonspor sospesa perché il presidente Sarialioglu ha ritirato la squadra dopo un rigore negato. Una settimana fa il pugno all’arbitro
Nemmeno il tempo di ricominciare che in Turchia è di nuovo caos totale. Oggi ripartiva la Super Lig dopo il pugno all’arbitro Meler da parte del patron dell’Ankaragucu. Tutto fila liscio nelle prime due partite della giornata tra Basaksehir e Sivasspor (con la vittoria dei padroni di casa) e tra Gaziantepsor e Adana Demispor (finita 2-2). I problemi arrivano con la partita, poi sospesa, tra Istanbulspor e Trabzonspor, con gli ospiti momentaneamente avanti 2-1.
Le cronaca racconta del presidente dell‘Istanbulspor, Faik Sarialioglu che dopo 79 minuti ritira la propria squadra per protesta contro una decisone dell’arbitro. Il presidente ha invitato caldamente i propri giocatori ad abbondonare il terreno di gioco perchè l’arbitro aveva negato loro un calcio di rigore.
Nel video si vede l’arbitro rimanere impassibile e assistere inerme alla scena dei giocatori che imboccano il tunnel verso gli spogliatoi. In Turchia il campionato rischia di rimanere incompiuto di questo passo.
İstanbulspor president Faik Sarıalioğlu asked his players to walk off the pitch in protest of not being given a penalty against Trabzonspor.
This is happening after last week’s beating of referee. Turkey don’t deserve football.pic.twitter.com/xGnCwXNAaC
— Total Football (@TotalFootbol) December 19, 2023
Ankaragucu, il presidente annuncia le dimissioni: «Mi vergogno di quello che ho fatto all’arbitro»
In Turchia, dopo quanto accaduto con l’arbitro Meler, il presidente dell’Ankaragucu Faruk Koca ha annunciato le dimissioni tramite un comunicato del club:
«Mi scuso con il signor Meler e la sua famiglia, in particolare con gli arbitri turchi, il pubblico sportivo e la nostra nazione per l’atteggiamento che ho mostrato nei confronti dell’arbitro Halil Umut Meler, che ha diretto la partita con il Caykur Rizespor ieri sera. Non importa quanto grande possa essere un’ingiustizia o un errore, nulla legittima o porta una spiegazione per la violenza di cui sono stato l’autore. I campi sportivi dovrebbero essere la sede di competizioni per gentiluomini. Qualsiasi atteggiamento che getta un’ombra sul fairplay, incluso il mio atteggiamento, non dovrebbe essere su questi palcoscenici. Provo una grande vergogna per essere stato determinante nel creare un ambiente completamente ostile.
Vorrei anche annunciare al pubblico che mi sono dimesso da presidente dell’Ankaragucu a partire da ora, al fine di evitare ulteriori danni al club, i tifosi, la comunità in cui mi trovo e la mia famiglia. Spero che questo incidente sarà un insegnamento per la nostra vita sportiva, in particolare la nostra comunità calcistica, per essere ripulita dagli errori, e da una cultura fatta di violenza. Allo stesso tempo, spero che i problemi strutturali del calcio turco saranno discussi in modo più serio a causa di questo grave incidente causato da me. In questa occasione, vorrei scusarmi di nuovo con tutti quelli che ho sconvolto, in particolare i tifosi di Ankaragucu. Vorrei che si sapesse che sono profondamente rattristato».