Il Napoli lo affronterà stasera, è un profilo futuribile con caratteristiche aderenti al progetto. Nasce esterno, viene trasformato in attaccante: non segna tanto, ma partecipa alla costruzione del gioco.
Casting
Altro giro, altra corsa, altro nome. Oggi tocca a Gregoire Defrel iscriversi al gran premio “il cetnravanti del Napoli per il mercato di gennaio”. Il francese del Sassuolo, cresciuto nel Parma ed esploso nel Cesena due stagioni fa, viene identificato da Il Mattino come come osservato speciale per la sfida del San Paolo di questa sera. I rumors dicono che l’interessamento per il francese non nasca oggi, ma sia una scelta obbligata date le difficoltà per arrivare a gran parte (diciamo tutti) gli altri obiettivi. Belotti, Pavoletti, Zaza, Muriel, Nestorovski: tutte operazioni troppo complesse per il mese di gennaio.
Proprio come Belotti, anche Defrel ha precedenti positivi al San Paolo. Con la maglia del Cesena, nel maggio del 2015, l’attaccante francese segnò la seconda doppietta in Serie A. Ma, soprattutto, possiamo dire che in quella partita si completò il percorso di evoluzione tattica del calciatore. Nella sue esperienza italiana, infatti, il primo Defrel è un esterno di fantasia, mancino di piede ma indifferentemente a destra o a sinistra di un tridente, di una batteria di trequartisti. L’annata col Cesena in Serie A, con Bisoli e Di Carlo in panchina, lo porta al centro dell’attacco. Proprio l’attuale tecnico del Vicenza, in una dichiarazione recente, ha raccontato di come, al suo ritorno a Cesena (aveva già allenato in Romagna in precedenza), avrebbe trovato Defrel «a fare il terzino».
I due gol di Defrel al San Paolo, Napoli-Cesena 3-2.
Metamorfosi compiuta
Lo spostamento in attacco è una fortuna assoluta per Gregoire Defrel, che scopre così la sua nuova dimensione. Di Francesco lo interpreta come centravanti di manovra, non solo di pura e semplice impostazione realizzativa. I suoi numeri in neroverde sono chiari: Defrel non segna tantissimo (7 gol nello scorso campionato), ma dà un grande contributo in fase di costruzione del gioco. Le occasioni costruite nello scorso campionato (key passes e assist) sono 26, in questo primo scorcio di stagione sono già 12. La forza della sua candidatura sta nel numero dei gol che cresce: sono già 5, in 12 partite giocate. Non tanti, ma neanche pochissimi. Anche perché coincidono con il momento buono del Sassuolo, il primo ciclo di partite tra Serie A ed Europa League.
Per il Napoli, Defrel sarebbe un investimento duplice. Un attaccante per poter temporeggiare in attesa di Milik, ok. Ma anche un prospetto da poter inserire in rosa (è mancino, una caratteristica assente nell’organico) per ampliare e completare la batteria degli uomini offensivi. Defrel gioca anche sulla fascia, si adatta, potrebbe anche eventualmente coesistere in un attacco a due con il polacco.
Non è un nome che accenderebbe la fantasia popolare, questo è certo. Ma ha caratteristiche aderenti al progetto-Napoli e ha già un’ampia conoscenza del campionato italiano. Stasera lo vedremo all’opera, da “osservato speciale”. O almeno, così si scrive. Potremmo trarne qualche indicazione.