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Ancelotti e Hodgson, il calcio vintage che funziona. Il Real Madrid torna in testa alla Liga

I Blancos vincono nel recupero in dieci uomini, mentre il Girona pareggia. Il vecchio Roy col suo Crystal Palace ferma il giovane De Zerbi

Ancelotti e Hodgson, il calcio vintage che funziona. Il Real Madrid torna in testa alla Liga
Crystal Palace's English manager Roy Hodgson reacts ahead of the English Premier League football match between Crystal Palace and Brighton and Hove Albion at Selhurst Park in south London on December 21, 2023. (Photo by Glyn KIRK / AFP) /

Ancelotti e Hodgson, il calcio vintage che funziona.

Una serata di calcio vero questo 21 dicembre. Con il Crystal Palace che ferma il Brighton sull’1-1 con la squadra di De Zerbi che riesce a pareggiare all’82esimo con uno strepitoso colpo di testa di Welbeck. E poi ad Alaves il Real Madrid che al minuto vince 1-0 in dieci uomini e agguanta il Girona in testa alla classifica. Girona che è stato raggiunto al minuto 88 dal Betis Siviglia. Nei minuti finali è girata la 18esima giornata della Liga. Florentino Perez festeggia come si deve la sentenza Superlega, torna in testa alla Liga.

Il Madrid è rimasto in dieci uomini per l’espulsione di Nacho. Ha sofferto, ci ha provato e nel recupero su calcio d’angolo ha segnato con uno dei più bassi della rosa: Lucas Vazquez.

Anche il calcio vintage funziona. Nessuno lo ricorda mai. Che poi non è calcio vintage, è calcio intelligente, senza ricerca di giocate inutili, fini a se stesse, ma sempre con l’obiettivo di raggiungere il risultato. Qui gol su costruzioni dal basso non se ne subiscono quasi mai. Il Real ha vinto con una lista di infortunati più lunga di una squadra di calcetto: Camavinga, Vinicius, Arda Guler, Carvajal, Alaba, Militao, Courtois.

Ancelotti ha dimostrato che tutti i dubbi su di lui erano pamplinas (ossia cazzate) – Diarìo As

As parte dai molti dubbi che hanno accompagnato questo inizio di stagione del Real Madrid, dubbi legati all’allenatore Carlo Ancelotti. Dubbi supportati dallo sconfitta in Champions contro il Manchester City. Scrive così Jorge Gallego

“E se lo avessero ingannato ancora una volta non ingaggiando un killer (in attacco ndr); e se lo costringessero a far giocare giovani non sufficientemente provati; e se gli fosse imposto un cambio tattico? E se i veterani si rivoltassero in panchina? E se lo spogliatoio avesse già fiutato la sua debolezza… cazzate! (che in spagnolo si scrive pamplinas)” 

Il Real Madrid ha chiuso al primo posto il suo girone di Champions ed è, al momento, secondo in Liga dietro al Girona. I Blancos, nonostante i numerosi e importanti infortuni che hanno avuto da inizio stagione, hanno perso solo una partita. I numeri non sbagliano

“Arriveremo alla sosta natalizia sostenendo ancora una volta ‘Carletto’ che ha dimostrato di essere il miglior allenatore possibile per questa squadra che conosce dentro e fuori e con la quale ha un rapporto davvero speciale. L’italiano, quando sbaglia, cosa che fa anche lui, riconosce i suoi errori ed è capace di chiedere scusa ai giocatori. I calciatori parlano di lui come del loro padre. Tutti sanno che l’allenatore del Real Madrid non è un egocentrico arrogante cui piace farsi fotografare mentre fa storie nell’area tecnica, né sporgere il petto davanti ai microfoni rivendicando il merito delle vittorie. Al massimo alza il sopracciglio e sorride”.

Chi vedeva Ancelotti già “bollito”, come accadde quando arrivò a Napoli, dovrà dunque aspettare tempi migliori.

“Ancelotti è più vivo che mai e ad aprile, senza fretta, si deciderà se restare alla guida anche per un altro anno”.

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