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Osimhen meglio di Messi per il Guardian: «Inarrestabile, può fermarlo solo il suo corpo»

L’attaccante del Napoli è nono nella top 100 del 2023. Il migliore è Haaland, secondo Bellingham, terzo Mbappé

Osimhen meglio di Messi per il Guardian: «Inarrestabile, può fermarlo solo il suo corpo»
Ci Napoli 16/12/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Cagliari / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: esultanza gol Victor Osimhen

Victor Osimhen meglio di Messi. L’attaccante del Napoli chiude al nono posto della classifica dei migliori 100 giocatori dell’anno per il Guardian. Decimo, dietro di lui, il Pallone d’Oro.

Per il Guardian il migliore dell’anno è stato Haaland, con un podio poi formato da Bellingham secondo e Mbappé terzo.

“A volte – si legge nella motivazione firmata da Nicky Bandini – sembra che l’unico avversario in grado di rallentare Osimhen sia il suo stesso corpo. La scorsa stagione ha saltato sei partite di Serie A per infortunio, ne ha fatte altre due in panchina e ha comunque concluso come capocannoniere in fuga della competizione con 26 gol. È stata una storia simile in Champions League, dove ha segnato quattro gol in tre partite a eliminazione diretta ma ha visto la sua squadra eliminata perché aveva perso l’unica partita in cui non poteva giocare. Nominato calciatore africano dell’anno dopo aver portato il Napoli al primo scudetto in 33 anni, Osimhen potrebbe non aver ancora mostrato il suo meglio“.

Davanti a Osimhen si sono piazzati Kane, Rodri, Vinicius, Salah e De Bruyne.

Ci sono altri due “napoletani” dello Scudetto, nel listone. Kvaratskhelia è dodicesimo, appena dopo Bernardo Silva e un pelo prima di Lautaro (che pure è arrivato in finale di Champions).

Di lui Bandini scrive: “Nessun giocatore sarà mai adorato come Diego Maradona nella città di Napoli, ma fai una passeggiata nei quartieri spagnoli della città e potresti vedere più street art dedicata a Kvaratskhelia di qualsiasi altro membro della squadra vincitrice del titolo del 2023. Il retroscena senza pretese dell’esterno georgiano – ingaggiato per soli 10 milioni di euro dalla Dinamo Batumi – e la sua audace creatività hanno colpito fin dall’inizio in una città che si è sempre identificata con gli sfavoriti. Dodici gol e 10 assist hanno costretto il resto d’Italia a prenderne atto, regalando a “Kvaradona” il premio Mvp della Serie A della scorsa stagione e un posto nella rosa dei candidati al Pallone d’Oro”.

E poi c’è l’ex, Kim, 37esimo, piazzato comunque meglio di gente come Foden o Grealish.

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