Il turco è stato graziato: “Rapuano perdona due falli su tre di Calhanoglu. Vista col metro della ripresa, entrambi da ammonizione”.
Durante la finale di Supercoppa italiana tra Napoli e Inter, diretta dall’arbitro Rapuano, l’attaccante azzurro Giovanni Simeone è stato espulso per doppia ammonizione. Il Corriere dello Sport analizza il doppio giallo all’argentino e dà voto 4 al direttore di gara:
“Sbagliato il doppio giallo a Simeone. E se ci può stare il secondo (chiamato da Di Bello) per un pestone (neanche pieno) a Acerbi, il primo è follia: Calhanoglu è appena uscito dalla propria area, ha la difesa del Napoli schierata davanti, non è imprudente”.
Il quotidiano parla anche di Calhanoglu graziato in più occasioni: “Rapuano intransigente con Simeone, perdona due falli su tre di Calhanoglu. Vista col metro della ripresa, entrambi da ammonizione”.
Anche la Gazzetta boccia Rapuano:
Rapuano sembra arbitrare due partite diverse e lo si capisce quando estrae il giallo a Calhanoglu solo alla terza azione fallosa punibile (l’interista era già sanzionabile al 26’ pt su Lobotka). Dal 42’ del primo tempo, l’arbitro comincia una nuova conduzione: prima concede poi eccede. All’11’ il Napoli chiede rigore su ribattuta – da punizione – di Thuram: ma non c’è alcun aumento del volume del corpo. Corretto annullare il gol al 37’ di Lautaro: Thuram parte in fuorigioco nell’avvio di azione. Ripresa: la prima ammonizione di Simeone (10’ st) è eccessiva, il fallo è figlio dell’uscita da un duello; la seconda arriva da un pestone ad Acerbi ed è catalogato (condivisibile o no) nella casistica delle ammonizioni.
Le pagelle del Napolista:
ARBITRO RAPUANO. Notoriamente uno dei più scarsi del campionato, senza partite di cartello nel suo curriculum. Testa di Rapuano ha le sue responsabilità, certo, come la mancata espulsione di Calhanoglu (purtroppo era il primo tempo), ma la colpa principale è di chi gli ha affidato la direzione di una finale per fare sperimentazione arbitrale – 3.