Il Napoli è switchato come il Festival di Sanremo. Mazzarri canta in autotune. Cambia moduli ed uomini ma si perde ancora
Mazzocchi sembrava Roberto Carlos ma niente da fare, Napoli capa e muro
😫 Persi altri punti senza dare mai la sensazione di poterla vincere. Il Napoli è switchato come il Festival di Sanremo. Mazzarri canta in autotune. Cambia moduli ed uomini ma è un’imbucata elementare e un braccio a condannarlo. Napoli da Regno a Provincia in meno di un anno.
🙄 Pronti via sorprendiamo il Milan Simeone si divora il vantaggio, Lobotka Theo. Uno a zero per loro e non ne capiamo il perché.
🧐 Kvara a tutto campo, dribbla, difende, cerca di predicare verbi offensivi ad una classe di ripiegatori seriali. Vede di fronte a sé Gabbia e Kjaer e non capisce il senso di difendersi anziché puntare Maignan in maniera ostinata. Intervallo.
Mazzocchi come Roberto Calos
🤨 Entra Politano per Ostigard, Simeone si divora un altro gol. Creiamo più noi densità al centro che il Pd ad ogni nuovo congresso. Il Milan è cosi disequilibrato che ad un certo punto Mazzocchi sembrava Roberto Carlos ma niente, capa e muro.
😎 Finalmente entra Lindstrom e crea la palla del pareggio che il palo sputa fuori. Mai una gioia! Valeri è della stessa idea, tocco di mano netto ma non richiama Doveri. Errore grave? No, il regolamento in Italia è un’opinione come il razzismo. Maignan resta in porta, Mazzocchi non esce dal campo.
🥹La confusione nel finale è figlia del vorrei ma non riesco, di un miscuglio di moduli a tentoni per cercare di centrare una porta che abbiamo smesso di vedere da tempo lontano da casa. Di Lorenzo ha la palla giusta ma agevola Maignan.
⛔Il Napoli non gioca più per vincere ma cerca di non prenderle. Non segna in trasferta da cinque partite, non ha più identità, nonostante tutto avrebbe meritato un onesto pareggio. La rotta non si è cambiata, il passo è sempre più lento e maggio, ahinoi è ancora lontano.