Lo scrive il Sole24Ore. La Guardia di Finanza sta assistendo il Garante con l’obiettivo di sanzionare e multare chi usa i siti pirata
La piattaforma anti pirateria fornita dalla Lega Serie A all’Agcom inizia a produrre i suoi frutti. I primi dati ufficiali della piattaforma, che si basa sulla legge 93/2023 e sul nuovo regolamento Agcom dell’anno scorso, sono stati forniti dal Sole 24Ore. I blocchi entro 30 minuti dalla segnalazione dei broadcaster detentori dei diritti hanno funzionato piuttosto bene.
Pirateria, bloccati quasi 600 indirizzi Ip che trasmettevano illegalmente le partite
Scrive il quotidiano:
“L’ultimo turno di Champions League è ancora fuori dal conteggio, ma secondo quanto riportato sul sito di Agcom fino al 12 febbraio, primo mese di attuazione della piattaforma antipirateria, sono stati bloccati 528 indirizzi IP. Questi indirizzi erano utilizzati dai clienti di distributori illegali di contenuti sportivi. Il giorno con il maggior numero di blocchi è stato il 10 febbraio, in coincidenza con il match tra Roma e Inter, con 410 blocchi“.
I tempi rapidi di azione permettono di arginare drasticamente il fenomeno della pirateria. “In questo quadro, il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza sta assistendo il Garante delle Comunicazioni, in prima linea nella lotta ai pirati. Obiettivo dei finanzieri è sanzionare anche le persone che usano collegamenti illegittimi per seguire le gare. Nelle prossime settimane partiranno così decine, centinaia di multe“.
La legge sul diritto d’autore prevede sanzioni che vanno dai 154 euro, in prima battuta; fino a 1000 euro in caso di recidiva.
De Siervo: «Ci aspettiamo che la piattaforma funzioni da febbraio»
L’ad della Serie A Luigi De Siervo ha parlato del ricorso contro il nuovo regolamento anti pirateria, respinto:
«Il tribunale ha riconosciuto che la nostra donazione della piattaforma “Piracy Shield” all’AgCom è perfettamente legittima e agirà a beneficio di tutto il sistema. La sentenza della quarta sezione del Tar del Lazio, che riconosce all’Agcom l’autorità e il potere di disattivare i segnali illegali in 30 minuti, demolisce il ricorso di Assoprovider e dà finalmente il via libera alla messa a terra di un’attività che aspettiamo da anni per contrastare la trasmissione illegale delle partite di Serie A».