L’ha detto. Senza i tempi teatrali dei due maestri del rosicamento, ma l’ha detto. Si è lamentato anche del terreno di gioco
Calzona fa uscire il Sarri e il Mazzarri che sono in lui: «Penalizzati dal vento».
È successo. Due volte. Una a Dazn. L’altra in conferenza stampa. Calzona, senza mai alterare il tono né il timbro della sua voce, ha lasciato spazio a due ex allenatori del Napoli. Il suo predecessore: Walter Mazzarri. E quello che viene considerato il suo maestro calcistico, ma c’è anche chi sostiene che facesse tutto Calzona: ossia Maurizio Sarri. Calzona si è trasfigurato. È successo quando se l’è presa col vento. E ha detto che soprattutto nel primo tempo il Napoli è stato penalizzato dal vento. Il 75% dei passaggi sbagliati si è registrata nel primo tempo. Come se il vento per il Cagliari non esistesse. In fin dei conti col vento Gigi Riva non se l’è cavata così male.
Per non parlare delle condizioni del terreno di gioco. L’ha buttata lì con nonchalance. Non avendo, o non avendo ancora i tempi teatrali dell’intervento in tv, le sue frasi hanno colpito meno. Ma le ha dette.
La conferenza di Calzona
Il tecnico del Napoli, Francesco Calzona, ha parlato in conferenza stampa dopo il pareggio contro il Cagliari.
Errore Juan Jesus o egoismo «Dovevamo gestire meglio quella palla molto leggibile calcata da molto lontano, non era nemmeno tesa. E la cosa che i fa arrabbiare di più. Abbiamo avuto due occasioni per chiudere la partita, non le abbiamo sfruttate. Dobbiamo migliorare nella gestione della palla, persi tanti palloni in uscita. Oggi il vento disturbava molto, soprattutto nel primo tempo abbiamo sbagliato tanti palloni. Sul terreno di gioco la palla non girava molto. Nel secondo tempo abbastanza bene. La squadra ha ritrovato l’ordine, ripartiamo da questo».
Quarto posto utopia, rischio che si pensi solo al Barcellona? «Non c’è il rischio di pensare al Barcellona, finché la matematica non ci condanna dobbiamo aspirare ad arrivare il più lontano possibile. Barcellona partita importantissima, passare il turno sarebbe grandioso. Ora dobbiamo pensare partita per partita».
La squadra è bloccata psicologicamente? «Squadra bloccata psicologicamente, credo che il problema si soprattutto questo. Fisicamente sta bene. Anguissa nel finale è venuto fuori molto bene, anche anche altri. Il problema è solamente mentale,. dobbiamo stare in partita, fare più movimento. abbiamo iniziato a essere più squadra ma lo facciamo a tratti e questo mi fa pensare che il problema sia mentale».
Giro palla statico, avete fatto un richiamo di preparazione? «Il problema non è la condizione di fisica. È mentale. Sapevamo che il Cagliari gioca con la palla alta, dobbiamo migliorare con squadre che sporcano la partita. Non dobbiamo accettare le partite sporche, non abbiamo quelle qualità. In questo periodo non si può incidere fisicamente. Possiamo tenere i giocatori nella condizione che hanno, a livello fisico stanno abbastanza bene».