Rrahmani torna a segnare in un 6-1 al Sassuolo, l’ultima volta Mertens si mise a capo della plebe contro Spalletti
Le pagelle di Sassuolo-Napoli 1-6, a cura di Fabrizio d’Esposito.
MERET. Il gol dell’ennesimo serbo è un tiraccio lento, sbilenco a causa dell’effetto. Un vero accidenti aristotelico in questa partita in cui il Napoli di Calzona detto il Terzo ha marciato implacabile sulle macerie neroverdi. E mettersi a fare una radiografia pignola al giovane Meret sulla rete mi sembra esercizio vano e vacuo, almeno stasera – senza voto
DI LORENZO. Altro che la disfatta sarda della destra di governo. Qui risorge la destra azzurra e l’Eurocapitano ispira due azioni fotocopia che ribaltano il citato accidenti neroverde. Bentornato Di Lorenzo – 7
OSTIGARD. Non c’era molto da difendere, diciamo la verità, epperò il Norvegese Volante e il redivivo Amir formano una coppia onesta e operosa, sicuramente la meno dannosa di questo Napoli menomato dal Duce Aurelio – 6,5
RRAHMANI. Corsi e ricorsi vichiani. Il primo Napoli di Lucio in the sky vinse in casa sei a uno con lo Sassuolo alias Scansuolo il 30 aprile di due anni fa. Fu un sabato surreale. Spalletti criticò duramente i tifosi che contestavano e il riverito senatore Ciro Mertens, signore dello spogliatoio, si mise a capo della plebe e attaccò Spalletti perché il Napoli non era “inferiore” alle due milanesi finite davanti. Per la cronaca Rrahmani, quel giorno, segnò il sesto gol, stasera ha invece aperto la serie infernale (per gli emiliani) – 7
NATAN dal 62’. A un certo punto l’ho visto andare incontro a un neroverde in maniera molle e pericolosa per noi. Mi basta questo – 5
MARIO RUI. In partite ricreatorie come queste, il piedino sinistro di Marittiello ritrova campo e fantasia – 6,5
ANGUISSA. Finanche l’ovunquismo di Zambo stasera torna al potere e concede alle masse dei tifosi depressi un tacco lunare di sinistro per il pareggio di Amir – 7
LOBOTKA. Il Caro Lobo aziona la giostra del tiki taka calzoniano e stavolta i passaggi all’indietro sono il minimo sindacale. Eppoi, mamma mia, quanti recuperi e interventi salvifici (come al 50’) – 7
DENDONCKER dal 79’. Un giocatore che suscita parecchia curiosità, chissà se riusciremo a vederlo di più, molto di più – senza voto
TRAORE’. Sempre tenendo presente l’inconsistenza neroverde, l’ivoriano postmalarico regge per 75 minuti e questa è la prima notizia. Certo, ha le sue pause e talvolta è impreciso, ma tutto sommato la sua presenza è costruttiva ed è suo il primo tiro in porta del Napoli, dopo un’intuizione (incredibile dictu) di Rrahmani per il solito Di Lorenzo – 6,5
ZIELINSKI dal 76’. Senza voto
POLITANO. Il nocivo egoismo in terra sarda viene riscattato dall’altruismo vincente per Victor Victoria. Convertito e redento – 7
RASPADORI dal 62’. Giacomino poteva segnare, ma il tiro è di una vana perfezione scolastica e finisce tra le braccia del martoriato Consigli – 6
OSIMHEN. Sia sempre lodata la costruzione dal basso, soprattutto quella delle difese scarse delle squadre in lotta per non retrocedere, una sorta di universo al contrario, come se un aspirante giocatore mirasse a diventare Messi in 24 ore anziché fare quello che sa fare. Detto questo Victor Victoria colpisce tre volte. E siamo a cinque in tre partite. L’Orologiaio Matto sarà da qualche parte in Toscana a ripetere come un monaco tibetano lo stesso mantra per ore: “Oooo-si-mhe-n, Oooo-si-mhe-n, Oooo-si-mhe-n” – 8
SIMEONE dal 76’. Senza voto
KVARATSKHELIA. Victor Victoria ne fa tre, il Che Kvara due. Entrambi da raccontare. Il primo perché finalmente il suo consueto accentramento da sinistra è cinto dall’alloro di un tiro magistrale di destro che lascia Consigli immoto. Il secondo coniuga talento e caparbietà, un batti e ribatti, prima di destro poi di sinistro. Il Che Kvara segna con entrambi i piedi e tra le cose notevoli di stasera c’è finanche un pallonetto dalla distanza – 8
CALZONA. Non per autocitarci, ma la sensazione di non rassegnazione colta a Cagliari non era passeggera. Calzona detto il Terzo sta restituendo a questa squadra la consapevolezza perduta. E il suo lavoro di recupero psico-calcistico è favorito dal silenzio presidenziale. Il Duce Aurelio più sta zitto e meglio è – 7
ARBITRO CHIFFI. Un notaio più che un arbitro, stasera – 6