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Il gol di Raspadori alla Juve non era uno schema di allenamento ma frutto della cazzimma (Corsport)

Il Napoli ha battuto la Juve con un’azione nata dall’intuizione degli uomini in campo, di corto muso

Il gol di Raspadori alla Juve non era uno schema di allenamento ma frutto della cazzimma (Corsport)
Napoli 29/10/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Milan / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Giacomo Raspadori

Il Corriere dello Sport oggi torna sul gol di Raspadori che ha permesso al Napoli di battere la Juventus. Il dubbio che è sorto dopo l’azione che ha portato Jack a imbucare dopo il rigore parato a Osimhen è che fosse tutto studiato a tavolino e provato in allenamento. E invece no

L’intuizione di Raspadori  

“il fatto è che una situazione del genere non è stata messa a punto in allenamento dai ragazzi di Calzona. Non schematizzata, ripetuta e cesellata in queste due settimane strozzate dalle partite e dalla priorità di resuscitare l’anima della squadra. Conclusione: Raspadori e i suoi soci hanno conquistato l’area, il pallone e la vittoria con napoletanissima, ma ormai internazionale, cazzimma. Che dritto, Jack”.

I calciatori del Napoli hanno agito d’istinto, come si addice ai campione e l’hanno vinta di corto muso

“Hanno seguito le regole sui calci di rigore, rispettando le distanze e non entrando in area prima del momento dell’impatto di Osimhen con il pallone, e poi sono riusciti a battere gli avversari, completamente sorpresi alle spalle e impreparati, con un movimento all’unisono tanto rapido quanto sincronizzato e feroce.

Ma c’è di più, una specie di segreto: a differenza di Alex Sandro, Nonge, Bremer, Yildiz e Chiesa – i bianconeri nella zona interessata -, gli azzurri cominciano a correre da oltre 9,15 metri (obbligatori), partendo contemporaneamente a Osi, guadagnando tempo e acquistando più velocità. Jack, per finire, prende anche una specie di rincorsa sul posto che lo lancia come una freccia tra Alex Sandro e Nonge: è lui a tagliare il traguardo, ma Frank e il capitano erano spalla a spalla. Di corto muso”.

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