In amichevole l’unico successo sui catalani. Tiro da fuori area e il portiere Bravo si lasciò sfuggire la palla in rete. Mai una vittoria in gare ufficiali
Quando il Napoli sconfisse 1-0 il Barcellona, segnò Dzemaili
Lunga è l’attesa per queste partite delle ore 21. Si gioca Barcellona-Napoli là, sulla collina del Montjuc, dove si svolsero le Olimpiadi del 1992 con la straordinaria vittoria della nazionale italiana di pallanuoto nella finale contro la Spagna, in acqua i napoletani Franco e Pino Porzio, Mario Fiorillo, Carlo Silipo, Marco D’Altrui, gol decisivo di Fernando Gandolfi al sesto tempo supplementare (9-8).
Col Barcellona, il Napoli non ha mai vinto in cinque confronti europei. Nelle amichevoli tre sconfitte, ma una volta un gol di Dzemaili, con Benitez in panchina, è valso l’unico successo sui catalani.
Si giocò a Ginevra, 6 agosto 2014. Gran colpo di Dzemaili, entrato dal 72’ al posto di Gargano. Tiro da fuori area e intervento colpevole del portiere Bravo che si lasciò sfuggire la palla in rete (80’). Il secondo tempo, stravolto dalle sostituzioni (nove nel Barcellona con l’impiego di molti giocatori giovani, altrettante nel Napoli), fece seguito a un primo tempo che fu gara vera.
In campo dall’inizio un Barcellona-due padrone del match senza Messi, Xavi, Mascherano, Dani Alves, l’infortunato Neymar, lo squalificato Suarez (quello del morso a Chiellini) e non aveva più Victor Valdes in porta e Puyol.
Montoya e Jordi Alba spingevano sulle fasce costringendo Insigne e Callejon a un lavoro di contenimento. Zapata nullo, in calo Hamsik dopo un grande avvio. Albiol fu il sovrano della difesa azzurra. Ben presente Koulibaly, undici interventi nel primo tempo fino all’ammonizione (41’) e ancora protagonista nella ripresa. Gargano ringhiò su Iniesta.
Nella prima frazione, Rafael salvò due volte in uscita su Munir. Superlativo il portiere Bravo quando volò a deviare in angolo il colpo di testa di Hamsik. Il Napoli rubando palla cercava il contropiede rapido riuscendoci poche volte perché il possesso-palla del Barcellona non lo consentiva. Jorginho dovette subire il predominio del centrocampo catalano.
Nella ripresa il tourbillon delle sostituzioni falsò il match. Higuain restò in panchina. Benitez utilizzò Mesto (Maggio), Ghoulam (Britos), Michu (Zapata). Dopo un’ora di gioco fu il turno di Inler (Jorginho) e Mertens (Insigne). Sostituzioni finali (72’) con Dzemaili (Gargano), Zuniga (Callejon), Vargas (Hamsik). Negli ultimi cinque minuti, Luperto per Albiol.
Nella ripresa, il Barça rinunciò, tra gli altri, a Piquè, Jordi Alba, Busquets, Iniesta, Rafinha, Munir, Pedro. Fu ancora bravo Rafael, dopo il gol di Dzemaili, a sventare le minacce di Deulofeu e Sandro Ramires.