L’attrice sulla mancata vittoria dell’Italia quest’anno: «Essere nominati è il traguardo»
Sofia Loren, ospite a Milano alla serata celebrativa di Damiani, ha rilasciato una lunga intervista al Messaggero in cui ha parlato di sé
Se non avesse intrapreso la carriera di attrice, cosa avrebbe fatto nella vita? «Quando ero piccola, pensavo di diventare insegnante. Imparare dai bambini e pensare a quanto avrebbero imparato da me, è qualcosa che ancora oggi mi ispira».
Della differenza tra attrice e diva.
Lei è nell’olimpo delle grandi dive. Cosa fa la differenza tra diva e attrice? «Non mi sono mai considerata una “diva”, ma sempre un’attrice. Le dive sono al servizio di se stesse, mentre un attore è al servizio del personaggio e della storia. Io sono sempre stata al servizio delle storie che racconto e dei personaggi che interpreto».
Dei suoi progetti «Non è facile trovare un progetto che mi soddisfi come La vita davanti a sé, ma spero di trovare qualcosa di stimolante molto presto».
Parlando degli Oscar, è celebre la sua premiazione a Benigni per la “Vita è bella”. Le è dispiaciuto per la mancata vittoria dell’Italia quest’anno? «Essere nominati è il traguardo. Vincere è una questione di fortuna».