L’aumento rispetto agli introiti attuali sarebbe pari al 28%, e il merito di questa crescita è da ricercare nella riforma della Champions, approvata solo qualche giorno fa.
Per il triennio 2018-2021
Riparte la giostra dell’asta per i diritti della Champions League. La Uefa ha avviato il processo di vendita per i prossimi tre anni, e, secondo quanto riportato da Bloomberg e Calcio&Finanza, le aspettative sono altissime. Guy-Laurent Epstein, direttore marketing della confederazione europea, ha infatti dichiarato che gli incassi potrebbero arrivare fino a 3,2 miliardi di euro. In caso queste cifre venissero confermate, l’aumento sarebbe pari al 28%: la Uefa, infatti, incassa oggi 2,5 miliardi.
Questa crescita degli introiti deriverebbe direttamente dalle scelte operate con la riforma approvata nei giorni scorsi. Ovvero l’aumento del numero di squadre dei quattro campionati maggiori e la differenziazione degli orari di gioco.
«Avere quattro squadre garantite sui quattro mercati maggiori è, commercialmente, un segnale molto positivo. È un obiettivo molto ambizioso, ma il prodotto è talmente buono che siamo molto fiduciosi». Queste le dichiarazioni di Epstein sul tema.