“Eravamo alla saturazione. Il primo set contro Nardi è stato il più brutto che gli abbia visto giocare da quando stava con me”
“Saturazione”. Una volta tanto poche parole di prammatica. Goran Ivanisevic dice che lui e Djokovic erano “stanchi l’uno dell’altro”. Coach e campione, croato e serbo. Un divorzio da numeri uno che Ivanisevic racconta in un’intervista a Sasa Ozmo, di SportKlub e Tennis Majors.
Ci sono anche due italiani nel mezzo di questa crisi di coppia. Sinner (ovviamente) e Nardi (un po’ a sorpresa). Ivanisevic parla di “viaggio anche turbolento. Gli infortuni, poi tutto quello che è accaduto con il Covid, quando non ci era permesso di entrare in determinati paesi e Nole visto come un cattivo dal mondo, ma lui è una istituzione, il più grande tennista e uno dei più grandi atleti di tutti i tempi, e ha reagito da campione, come nessun altro. Sono stati davvero cinque anni difficili e intensi. Siamo arrivati ad un certo livello di saturazione. Poi, in fondo, io mi sono stancato di lui e lui si è stancato di me. In ogni caso, sentivo di non poterlo più aiutare”.
La prima vera grande crepa è stata Wimbledon 2023, la finale persa contro Alcaraz “ha rappresentato un duro colpo: quella sconfitta ha colpito anche me come allenatore. Ovviamente vanno fatti i complimenti a Carlos Alcaraz, ma la partita sarebbe potuta cambiare con uno o due punti. In America poi la finale di Cincinnati è stata incredibile, e dopo c’è stata la vittoria agli US Open, ma è lì che ho avuto la sensazione che tutto fosse vicino alla fine. Era solo questione di stabilire quando”.
E il quando s’è palesato sotto forma di Nardi: “Ci siamo seduti insieme il giorno dopo la sconfitta contro Nardi e abbiamo parlato. Quel primo set contro Nardi è stato forse il peggior set che gli ho visto giocare in questi cinque anni in cui sono stato il suo allenatore. Il secondo l’ha vinto, e il terzo devo ammettere che Nardi ha visto che poteva batterlo, ha centrato 16 vincenti, senza togliergli nulla. Novak semplicemente non era pronto per quella battaglia, anche se ci aveva provato davvero, ma non è andata a buon fine. Nardi in effetti è bravissimo, secondo me dovrebbe essere già nella top 50. Abbiamo riso e parlato. Io gli ho detto come mi sentivo e lui ha fatto altrettanto”.
La sconfitta in Australia con Sinner invece è stata meno traumatica: “Non è successo niente di tragico, non è che abbia perso al primo turno, ha perso contro un ragazzo più giovane che era più bravo, ben preparato a tutto, non so cosa sia successo a Djokovic in quella partita. Sinner è troppo bravo per non entrare in partita quasi al 100%, anche al 100% nulla è garantito. In quella partita non era il vero Novak, e contro Sinner non te lo puoi permettere”.