Mette lo zampino in tutti e tre i gol del Barça: un errore, un pallone regalato e una non uscita su corner. Meret sarebbe dovuto fuggire da Napoli
Donnarumma gioca col Barcellona che grazie a lui vince 3-2 in casa del Psg.
Gigio Donnarumma, il portierone della Nazionale, di nuovo protagonista in negativo in una serata Champions del Paris Saint-Germain. Il Barcellona di Xavi ha vinto 3-2 al Parco dei Principi e deve molto sia a Luis Enrique sia soprattutto a Donnarumma che ha messo il suo zampino in tutti e tre i gol del Barça. Solo a Prime Video – dove evidentemente si sono italianizzati dopo aver brillato (ahinoi per poco) per distanza dall’italianità giornalistica – non se ne sono accorti.
Ha regalato la rete dello 0-1 con una goffa e sbagliata uscita bassa. Poi, l’uno-due di Dembelé e Vitinha. Dopodiché Gigio con un lancio sbagliato ha colpevolmente restituito al Barcellona il pallone del 2-2. E sul calcio d’angolo del 2-3 è rimasto fermo sulla linea di porta e Christensen ha potuto liberamente colpire di testa e segnare nell’area piccola. Una prestazione disastrosa. Errori notati da L’Equipe che ovviamente sarà impietoso con il numero uno di Spalletti. Vedremo che cosa diranno in Italia.
Donnarumma, Mino Raiola fu un genio a strappare un contratto di 12 milioni per lui al Psg
Donnarumma. Ancora tu. Il portiere della Nazionale, 25 anni, ancora una volta protagonista e ancora una volta in negativo. È stato protagonista di tutte e tre i gol del Barcellona. Nel primo tempo, una sua uscita bassa a dir poco goffa, oltre che sbagliata e fuori tempo, ha finito col diventare un prezioso assist per Raphinha che comodo comodo ha scaraventato il pallone nella porta del Psg. Al minuto 37 il Barcellona di Xavi è andato in vantaggio al Parco dei Principi. Imbarazzo nella telecronaca di Amazon che ahinoi si è italianizzata. Ambrosini e Piccinini non se la sono sentita di raccontare quel che tutti hanno visto. Ambrosini si è rifugiato in un paio di affermazione degne della Prima Repubblica. «Donnarumma è bravo e pure coraggioso a uscire», ha detto prima del replay. Poi, di fronte all’evidenza, dice: «Donnarumma si assume questo rischio». Strepitoso. Nell’intervallo sono costretti almeno a parlarne.
Gianluigi Donnarumma detto “Gigio” pic.twitter.com/b1HzJQdQGj
— Supersonico (@supersonico1986) April 10, 2024
La realtà è che Donnarumma ha sbagliato. L’uscita bassa non era facile. Ma ha sbagliato e ha provocato il gol. Già in precedenza non era parso brillante. E torna alla mente il genio di Mino Raiola che nel 2021 riuscì a realizzare un capolavoro: portò Gigio al Psg e gli fece firmare un contratto da 12 milioni di euro netti. Un capolavoro che meriterebbe un monumento. Non è certo il primo errore di Donnarumma che già si porta sulla coscienza la Champions di due anni quando si fece soffiare palla da Benzema al Bernabeu e diede il via alla prima delle clamorose rimonte che portarono il Real Madrid di Ancelotti alla conquista della Champions.
Ovviamente il primo vantaggio del Barça complessivamente non è stata solo responsabilità di Donnarumma. Luis Enrique ci ha messo del suo. Ha fatto tanto il ganassa alla vigilia, poi ha come spesso gli capita cannato la formazione. Ha messo in campo la mediana con Fabian, Vitinha e Lee Kang-in, ha lasciato in panchina Ugarte. Il Psg non ha combinato quasi nulla.
Poi, nella ripresa, una fimmata dei qatarini che si sono portati sul 2-1 con Dembelé e Vitinha. Dopodiché Gigio è tornato protagonista. C’è stato il suo tocco anche sul 2-2, ancora di Raphinha, bellissimo, su assist delizioso di Pedri (appena entrato). Il pallone al Barcellona è stato regalato da Donnarumma con un lancio sbagliato. Non contento, Gigio è rimasto tra i pali sul corner del 2-3 e Christensen (anch’egli appena entrato) è saltato indisturbato nell’area piccola e ha segnato il 3-2. A Prime in silenzio anche sulla mancata uscita di Gigio. Meret per una serata del genere avrebbe dovuto lasciare Napoli nottetempo con tutti i familiari.