Decide la partita il gol di Eze al 14′. La squadra di Klopp ci prova ma inutilmente. In quattro giorni, perde coppa e campionato
Il Liverpool perde 0-1 contro il Crystal Palace e la sua corsa al titolo frena momentaneamente. Adesso la squadra di Klopp è a -2 dal City e a pari punti con l’Arsenal che deve ancora giocare. Decide la partita il gol di Eze al 14′. Non un bel periodo per la squadra che settimana scorsa ha pareggiato contro lo United. Oggi perde altri punti preziosi che potrebbero costare la vittoria della Premier League. Nulla è ancora deciso, ma in una lotta così serrata al titolo ogni punto perso è un rimpianto. Una sconfitta che ricorda quella, sempre casalinga, contro il Chelsea di Mourinho quando i Reds di Brendan Rodgers si giocarono il campionato. Proprio come oggi.
Per il Liverpool si tratta della seconda sconfitta consecutiva ad Anfield dopo lo 0-3 contro l’Atalanta in Europa League.
La sconfitta del Liverpool contro l’Atalanta è stata influenzata dal silenzio dei tifosi
Ne parla la Sueddeutsche:
Jürgen Klopp si è rivolto più volte ai suoi tifosi e ha cercato di chiedere loro un po’ di sostegno. Ma i suoi sforzi sono stati vani. Invece del solito entusiasmo delle serate di coppa, giovedì ad Anfield l’atmosfera era taciturna. Forse lo hanno percepito anche i proprietari dei club. La settimana scorsa, la società statunitense Fenway Sports Group (Fsg), che controlla il club, ha annunciato che a causa dell’aumento dei costi operativi, aumenterà del 2% il prezzo dei biglietti per le partite casalinghe della prossima stagione. Come previsto, la novità ha suscitato proteste.
Gli ultras Spion Kop 1906 sono rimasti delusi e hanno annunciato che avrebbero rinunciato alle bandiere durante il match contro l’Atalanta. Alla fine c’erano solo due striscioni bianchi e rossi su cui c’era scritto: “No all’aumento dei prezzi dei biglietti” e “Fsg Gr££d” – i due simboli della sterlina sottolineavano la parola “greed”, che vuol dire avidità). Klopp ha cercato di rassicurare tutti dicendo che la questione è “complicata”; pur comprendendo le preoccupazioni dei tifosi, ha potuto rassicurare che tutti i guadagni saranno investititi nel calcio e non saranno sprecati in nulla. Ma l’atmosfera era come quella di una resa dei conti con il proprio club.