L’attaccante inglese degli anni 80 “era un uomo pericoloso. Tutti avevano paura di lui”. Una volta si è ricucito il naso coi punti su una guancia per continuare a giocare
Se in Italia abbiamo il mito del “cattivissimo” Pasquale Bruno, detto “o’ animale”, è perché non abbiamo mai sentito parlare di Billy Whitehurst, considerato il giocatore più duro della storia del calcio. Peraltro era un attaccante. Uno che a leggere gli inglesi “ha seminato il terrore nelle aree rivali dal 1977 al 1993”. Mentre incuteva timore segnò pure 99 gol in 454 partite.
William “Billy” Whitehurst – racconta Marca – ha giocato tra Hull City, Newcastle, Reading, Sunderland e Stoke City. E’ un cult. Il giornalista Alan Hansen della Bbc una volta disse: “Mi ha terrorizzato”. A supporto sue testimonianze di due difensori come Neil “Razor” Ruddock (“mi ha spaventato a morte”) e Vinnie Jones (cui si deve il soprannome di “uomo più duro del calcio”).
“Era un uomo pericoloso. Tutti avevano paura di lui”, ricorda Ruddock di Billy Whitehurst. I compagni di squadra del Nottingham Forest dicono che fu sorpreso a mettersi i punti nell’intervallo di una partita perché aveva la faccia squartata, e “tornò a giocare il secondo tempo con il naso pinzato sulla guancia” .
Si narra anche che Billy Whitehurst integrasse il suo stipendio calcistico come pugile specializzato nel knuckle boxing (pugilato senza guanti) contro i combattenti zingari locali. “A Billy furono offerti due incontri illegali a mani nude per 1.000 sterline… Nel secondo finì gravemente ferito”. L’allenatore dell’Oxford Morris Evans racconta che era stato coinvolto in un incidente d’auto e aveva comunque giocato la partita successiva con la faccia tutta ricucita.
Dopo aver lasciato il calcio nel 1993 a causa di un infortunio al ginocchio, Whitehurst aprì un pub che perse dopo una presunta aggressione a un cliente e si dedicò alla costruzione e all’addestramento dei levrieri. Ha l’aspetto di Frankenstein, dopo una rissa che è rimasto con la faccia sfregiata. Anni dopo ha confessato la sua dipendenza dal gioco d’azzardo ed è stato condannato alla libertà vigilata per frode fiscale.