Tenere testa al City non è un fallimento, ma non sarebbe considerata una grande stagione per i gunners se non riuscissero a vincere la Premier.
L’Arsenal è, insieme a Manchester City e Liverpool, in corsa per vincere la Premier League. L’anno scorso Arteta stava per vincere il campionato, ma fu la squadra di Guardiola alla fine a prevalere. Il Telegraph paragona i gunners al Tottenham di Mauricio Pochettino: un quasi top club che deve solo essere ammirato.
Arsenal: un fallimento se perde la Premier, o un successo per aver tenuto testa al City?
L’Arsenal di Mikel Arteta rischia di diventare come gli Spurs di Mauricio Pochettino. Ma il riconoscimento al tecnico spagnolo per aver fatto un lavoro così buono non sarà una consolazione, se concluderà la sua avventura all’Arsenal senza una Premier League o una Champions. Sono ancora in corsa per la Premier, ma rischiano di finire nel baratro; tre sconfitte in una settimana significherebbero che la stagione è effettivamente finita per vincere qualche trofeo. Ciò comporterà l’inevitabile domanda “quale sarà il futuro di Arteta?” La sfida sarà in che modo continuare ad “essere grande” anche nel calciomercato. L’Arsenal ha bisogno di un calciatore alla Rice, ma in attacco.
Insieme al Liverpool, sta diventando competitiva per battere il City, ma la squadra di Guardiola ha dimostrato di non soffrire anche quando nell’undici titolare manca qualche big. Arteta non ha il lusso di Guardiola. Ha la tendenza a rimanere sempre con il suo undici di partenza, e ha bisogno di quei giocatori per cercare di portare a casa un titolo in questa stagione. C’è un senso di sconforto e disillusione quando gli sforzi di una stagione non sembrano produrre risultati che potevano essere alla portata. Ma non è ancora finita. Dei brutti risultati per il City potrebbero cambiare tutto, se Arsenal e Liverpool portassero a casa delle vittorie. I gunners hanno ancora molto da dire. Il City è favorito per vincere la Premier, ma sembra più vulnerabile rispetto agli anni scorsi. Qualunque cosa accada, essere testa a testa con Guardiola fino alle partite finali non è la definizione di fallimento. Ma è inevitabile che se l’Arsenal non vincesse il titolo, nessuno potrebbe definire la stagione come un successo.