Ai canali social del club: «Tifosi? Ho giocato in altri club, ma la passione che i napoletani hanno per il loro club è fuori dal mondo»
Osimhen: «Prima delle partite prego. Ho un cuore buono anche se non lo vedono tutti» (VIDEO)
Victor Osimhen si è raccontato in un’intervista di Betsson.Sport pubblicata sul canale youtube del Napoli.
Victor descriviti con una parola.
«Determinato, penso di essere quel tipo di persona che non si arrende mai, in qualsiasi circostanza mi trovo. Cerco sempre di impegnarmi al massimo raggiungere ciò che mi sono prefissato. In generale sono una persona gentile, anche se a volte complicata, cosa abbastanza normale nella vita. Posso dire che ho un cuore buono, non tutti lo vedono, e ci sta. Per questo mi ripeto sempre nella mia mente e raggiungo i miei obiettivi».
Quali sono state le tue sensazioni la prima volta che sei sceso in campo al Maradona?
«Le prime emozioni risalgono non tanto alla prima volta che ho messo piede sul campo del Maradona ma quando il club ha mostrato interesse per me. Ero molto felice di iniziare subito con i miei nuovi compagni di squadra. Poi mi ricordo Koulibaly che mi ha raccontato l’atmosfera dello stadio, di quando fai gol e i tifosi gridano il tuo nome come succedeva per Cavani e Higuain quando facevano lo stesso. Quindi ho sempre avuto in mente di anticipare il più possibile il momento del primo gol al Maradona così da sentire lo stadio che gridava il mio nome ed è stato per me come un sogno che diventa realtà perché giocare sullo stesso tempo in cui ha giocato il calciatore più grande di tutti i tempi, Maradona, e per me venire qui come un giovane giocatore che doveva ancora farsi un nome nel mondo del calcio, è stato un grande privilegio e mi sento molto onorato».
Osimhen: «Prima delle partite prego e ascolto canzoni che mi motivano»
Rituali pre gara?
«Sì, ne ho diversi. Prima di tutto dico le mie preghiere perchè è molto importante visto che sono molto credente, dico le mie preghiere e ascolto alcune canzoni che mi motivano. Poi, ripenso alla partita precedente, a tutti gli errori che ho fatto così da poterli correggere nella partita in arrivo. Per me è molto importante essere concentrato, sereno già dal giorno prima della partita, così che poi sono concentratosi su tutte le cose che voglio fare e tutte le cose che il mister vuole che io faccia. La musica che ascolto è molto importante prima di una partita perché mi sprona a fare del mio meglio».
Potresti raccontarci un momento particolare che ha avuto un forte impatto sulla tua carriera?
«Sì, mi ricordo che il momento chiave della mia carriera è quando ho firmato per il Charleroi in Belgio. Evidenzio questo trasferimento perché prima, quando mi sono trasferito al Wolfsburg, volevo tanto cominciare a giocare ovviamente, ma volevo anche imparare perché mi sono trasferito come un giovane attacante, e avevo bisogno di tempo per trasformarmi nel giocatore e nell’uomo che volevo diventare».
Come descrivere i tifosi del Napoli?
«Straordinari. Per me è assolutamente incredibile. Ormai sono nel calcio da 6-7 anni, e lo dico in ogni intervista quando mi chiedono dei tifosi del Napoli. Quando devo cercare una parola per descriverli resto senza parole perchè sono assolutamente travolgenti. È elettrizzante, non ho mai visto nulla di simile. Una città così grande che prende il calcio così seriamente e il modo in cui i tifosi supportano la squadra è veramente da non credere. Ho giocato in altri club, ma la passione che i napoletani hanno per il loro club è fuori da questo mondo. Lo puoi vedere allo stadio quando perdiamo o quando vinciamo, tutto lo stadio è veramente elettrizzante, ogni giocatore ha la pelle d’oca, non solo Victor, e quando segniamo è fantastico, l’intero stadio si capovolge e inizia a festeggiare. Sono tra i migliori tifosi al mondo per come supportano la loro squadra e per come vivono la vita di tutti i giorni assicurandosi che l’identità di questo club sia connessa ad essi. Per me è una sensazione fantastica, in alcuni club è la storia che crea l’identità, a Napoli sono i tifosi che rendono la squadra ciò che è. Il modo in cui tifano la squadra ed ogni giocatore è davvero incredibile. A volte capisco perchè alcune leggende del passato hanno pianto nel momento in cui se ne sono andate da Napoli, perchè è una emozione fuori dal comune giocare nello stadio e sentire urlare il tuo nome dal primo minuto al novantesimo, supportando la squadra e tifando. È straordinario, questi fans sono fantastici».