“Marca” racconta le testimonianze delle ex calciatrici della Nazionale nel documentario di Rtve: «Se tutto non fosse andato come voleva lui, avrebbe urlato. Era una persona dispotica»
La nazionale femminile è motivo d’orgoglio per la Spagna. Le giovani calciatrici hanno vinto il Mondiale l’anno scorso. Ma non sempre la nazionale spagnola ha vissuto dei momenti felici. Gioie e dolori della nazionale femminile spagnola vengono messi in luce dal documentario di “Rtve”.
Ne parla “Marca“, che sottolinea il periodo in cui il ct era Nacho Quereda:
Rtve ha presentato in anteprima questo mercoledì il documentario ‘Selección F, da clandestino a campione’ (Nazionale femminile, da clandestina a campione), che ripercorre tutto ciò che hanno vissuto le diverse generazioni di calciatrici della nazionale, dalle pioniere del calcio femminile alle attuali campionesse del mondo. Con particolare attenzione al periodo di Nacho Quereda, allenatore della Nazionale che ha molestato verbalmente le sue giocatrici durante il suo lungo periodo in panchina.
Il racconto degli abusi delle ex calciatrici della Spagna femminile
Nacho Quereda è stato allenatore della Nazionale dal 1988 al 2015, un periodo durato 27 anni e che presenta molte più ombre che luci. Il madrileno è stato il predecessore di Jorge Vilda, entrato in carica nel 2015, che ha salutato la panchina della Nazionale l’estate scorsa. Quereda ha trasformato la carriera di alcune giocatrici in un inferno. Natalia Pablos è stata sotto la guida dell’ex allenatore per nove anni. L’ex giocatrice confessa com’era nello spogliatoio: «Se tutto non fosse andato come voleva lui, avrebbe urlato. Era una persona dispotica. L’autostima da giocatrice diminuiva e, di conseguenza, il suo rendimento».
Quereda è accusato da anni di aver criticato le giocatrici per il loro fisico. Mar Prieto, in nazionale dal 1985 al 1999, ha sofferto particolarmente. «Così non puoi venire in Nazionale, cicciona. Dimagrisci. Non riesci neanche a correre. Quello che ti serve è un peperoncino nel culo», sono alcune delle umiliazioni ricevute dall’ex calciatrice della nazionale.
Inoltre, l’ex giocatrice del Levante e dell’Atlético Madrid, tra gli altri, rivela il potere e l’influenza di Quereda nella Federazione: «Non ha avuto ritorsioni da nessuno, gestiva il calcio femminile. Se lo avessi affrontato saresti stato fuori».