Troppi pochi titoli per un giocatore della sua qualità. Ma c’è ancora la Champions per chiudere una storia d’amore lunga 12 anni
A fine stagione Marco Reus lascerà il Borussia Dortmund. Kicker ricorda quando arrivò nel club della sua infanzia per cui il suo amore non finirà mai. Quando è arrivato nel 2012 dal Borussia Mönchengladbach “nessuno pensava sarebbe rimasto per dodici anni“. Dalle giovanili del Dortmund non riuscì ad arrivare in prima squadra perché “all’epoca era troppo basso“.
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Per Reus il Dortmund non è mai stato un club di passaggio
Nel 2012 il Dortmund era diventato un club di passaggio. Molti calciatori arrivavano, “plasmavano il talento per poi ricavarne molti soldi“. “Come Shinji Kagawa, arrivato dal Giappone come un signor nessuno. Reus doveva sostituirlo perché i giapponesi come Kagawa cercavano fortuna al Manchester United. In quel momento Reus era considerato la stella di domani e presto avrebbe avuto il mondo ai suoi piedi dopo aver guidato il Mönchengladbach alla Coppa dei Campioni con 18 gol e dodici assist nella stagione 2011/12“.
Ma il Dortmund per Reus non è mai stato un club di passaggio. “È rimasto per dodici anni. E non per mancanza di alternative. L’ormai 34enne ha avuto diverse opportunità per fare il famoso passo successivo. Il Barcellona lo voleva, così come tutte le migliori squadre della Premier League. Ma non importava chi lo cercasse: Reus non voleva lasciare il suo Borussia, la sua città, la sua casa“.
Spesso a causa di questa decisione di rimanere “a casa” è stato spesso tacciato di non avere ambizioni. “Questa è una delle solite cattiverie dell’industria calcistica“.
“Oltre ai record stabiliti a Dortmund, nella carriera di Reus c’è anche la sensazione latente di una certa insoddisfazione perché sembrava possibile fare molto di più. Non ci sono successi internazionali nel suo palmarés, anche perché, come spesso nella sua carriera, ha avuto diversi infortuni. Ha visto la finale dei Mondiali 2014 davanti alla tv. E non ha mai vinto il campionato con il suo Dormtund“. Ci è andato vicino nel 2019 e nel 2023.
In bacheca ci sono solo due Coppe di Germani e tre Supercoppa tedesche. “Troppi pochi titoli per un giocatore della sua qualità“. La Champions però potrebbe arricchire la sua bacheca. “Reus può ancora contribuire a garantire che il vantaggio dell’andata contro il Psg sia sufficiente per arrivare in finale“.