Un progetto che prevede l’utilizzo dell’app Calm per cercare di supportare la salute mentale insieme all’Intelligenza artificiale contro gli abusi social
Il Cio ci tiene alla salute mentale degli atleti. Ci aveva già pensato durante le Olimpiadi di Tokyo 2020. In quell’occasione il Comitato Olimpico aveva infatti approntato un sistema a tutela della salute mentale degli atleti. A Parigi 2024 questo sistema sarà implementato e migliorato anche grazie all’Intelligenza Artificiale. Lo scrive il Guardian.
Il progetto del Cio per preservare la salute mentale degli atleti
L’attenzione sulla salute mentale degli atleti si è innalzata “ancor prima che la ginnasta Simone Biles portasse il problema a un’esposizione globale“. Il Comitato Olimpico Internazionale aveva riconosciuto la necessità di sostenere gli atleti e stabilito un kit di strumenti per la loro salute mentale.
“I prossimi Giochi verranno utilizzati per promuovere il benessere e il Cio ha lanciato un programma di consapevolezza fornendo 2.000 licenze agli atleti per l’app Calm per cercare di supportare la salute e il benessere mentale. Sarà inoltre disponibile un servizio di assistenza per il fitness mentale. Inoltre, qualsiasi olimpionico che gareggia a Parigi, e per i quattro anni successivi, può accedere a servizi dedicati per la salute mentale nel proprio paese d’origine in più di 70 lingue diverse. L’intenzione è quella di avere una zona mentalmente adatta, uno spazio destinato alla decompressione mentale per sconfiggere il rumore del villaggio olimpico. I Giochi utilizzeranno anche l’intelligenza artificiale per eliminare gli abusi sui social media“.
Il progetto rientra in una strategia del Cio finalizzata a migliorare i risultati sulla salute mentale entro il 2026. Parigi quindi si rivela una tappa intermedia per verificare lo stato dell’arte. Il Comitato poi sta anche aiutando altre organizzazioni al di fuori degli eventi organizzati dal Cio, le federazioni nazionali e i comitati olimpici nazionali, a dare maggiore priorità alla sicurezza psicologica.
Per quanto riguarda gli abusi social, il piano prevede di bloccare tempestivamente eventuali insulti misogini, razzisti e sessisti. “Uno studio pubblicato lo scorso novembre dall’Università di Stirling ha rilevato che gli abusi sulle calciatrici spesso non vengono controllati sui social media. Il Cio sta lanciando uno strumento per gli atleti e i media accreditati che utilizza l’intelligenza artificiale per riconoscere quando si verificano abusi mirati. Qualsiasi contenuto criminale verrà quindi inviato alle forze dell’ordine“.