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Rovazzi: «Una volta a Milano c’erano i paninari ora ci sono i maranza, non volevo accusare nessuno»

A La Stampa fa chiarezza sul suo nuovo brano in uscita Maranza: «Non volevo per esempio che esplodesse tutta questa polemica per il video del mio finto scippo»

Rovazzi: «Una volta a Milano c’erano i paninari ora ci sono i maranza, non volevo accusare nessuno»
Mc Roma 12/05/2023 - red carpet premiere film ‘Fast X’ / foto Mario Cartelli/Image nella foto: Fabio Rovazzi

La Stampa intervista oggi Fabio Rovazzi dopo le questioni nate col sindaco di Milano per il suo ultimo singolo Maranza

Al netto delle polemiche, che immagine vuole dare di Milano con Maranza?

«E’ semplicemente un brano spensierato: prima a Milano esistevano i paninari, ora ci sono i maranza. Ho voluto giocarci senza accusare nessuno. Racconto un clima generale».

Il testo è però anche di denuncia sociale: teme altre strumentalizzazioni?

«Denuncia mi pare una parola forte:il problema della sicurezza a Milano è un dato di fatto ».

L’aumento della criminalità è figlio del disagio giovanile?

«Non possiamo attribuire ai giovani tutte le colpe del mondo. Probabilmente è un problema che attiene più ai piani alti ma non ho le competenze per aggiungere altro».

“Andiamo a comandare” la trasformò in star. Mai patito la sindrome dell’impostore?

«Mi fa compagnia ancora oggi. Sono convinto che molti artisti saprebbero interpretare meglio di me alcune idee: sono più preparati, hanno più talento. Se però ho deciso di metterci la faccia è solo per prendermi la reale proprietà del contenuto. Scrivere cose per altri spesso non rende giustizia».

A giorni debutterà su Canale 5 con il programma Io Canto Family condotto da Michelle Hunziker. Intanto si scusa per il caos sul finto scippo per pubblicizzare il suo brano

La visibilità però le piace? «Zero. Non amo stare al centro dell’attenzione. Non volevo per esempio che esplodesse tutta questa polemica per il video del mio finto scippo. Purtroppo è difficile prevedere quanto un contenuto possa diventare virale. Di certo, non amo le polemiche»

Nel suo podcast “2046” un asteroide si schianterà sulla Terra. È così pessimista? «Non è una mia idea, ma una previsione della NASA. Ne lpodcast immagino di partire su una navicella e, dallo spazio, discetto sul futuro della Terra con alcuni ospiti». I nomi vanno da Albano a Fabrizio Corona: non esattamente dei luminari. «Secondo lei, se avessimo fatto un podcast con degli scienziati, qualcuno lo avrebbe guardato? Comunque sperimento una cosa mai vista nei podcast: la sveleremo oggi, nel teaser».

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