Strana partita, col passato (Spalletti) in tribuna e ahinoi sull’altra panchina un possibile futuro (Italiano) che prende gol su gol
Le pagelle di Fiorentina-Napoli 2-2 a cura di Fabrizio d’Esposito.
MERET – Al solito, la fatidica costruzione dal basso è una tragedia per lui e per tutta la difesa. Però a regalare il vantaggio agli autoctoni è lo sciatto Na-Politano, che stasera è stato un errante abulico a larghi tratti. Il giovane Meret incassa altre due pappine epperò si cimenta in parate e respinte. Il dibattito su eventuali colpe sul gol di Nzola fa venire il latte alle ginocchia – 6
MAZZOCCHI – Quel discesone al 14’ è la conferma che il peccato principale di Calzona detto il Terzo è stata la pavidità, la mancanza totale di coraggio nel mettere in discussione i senatori titolarissimi, compreso il fu Eurocapitano. Non che abbia fatto grandi cose, ma il Mazzocchi redivivo di stasera è stato meglio di Di Lorenzo, sia in difesa sia nell’offesa – 6
RRAHMANI – Un gol casuale ma su cui il Napoli riesce a edificare, incredibile a dirsi, una mezzora decente fino al crollo nel finale del primo tempo. Stasera l’Amir difensivo non ha macchie particolari, restano solo le perplessità di cui sopra nella fase d’impostazione e che là dietro riguardano tutti – 6
OSTIGARD – L’arcigno pelato norvegese occupa spazio, è una presenza che si sente nel bene (e anche nel male). E coi piedi non è affatto inferiore allo sciagurato Giovannino Gesù che tanti guai ha provocato in questa stagione. E qui si torna al coraggio che il Terzo non ha mai avuto – 6
OLIVERA – L’uruguagio sembra ancora scosso della prestazione oscena col Bologna. E per vederlo discendere bisogna aspettare il secondo tempo – 5,5
ANGUISSA – Stasera la sua ammuina nella terra di mezzo ha un po’ di sostanza. Insomma, è meno vagante del solito, anche se in più di un’occasione non osa e si rifugia nel passaggetto all’indietro – 5,5
LOBOTKA – Quoque tu amato Lobo, ahi ahi! Certo, i falli di mano accadono ma il suo al 39’ propizia il pareggio viola su punizione. E per poco, quaranta minuti dopo, non ci scappa pure il rigore per gli autoctoni – 5
CAJUSTE – Più che acerbo, è inadeguato. Inutile aggiungere altro – 4,5
POLITANO – Eccolo qua un altro senatore intoccabile che stasera si distingue per errori e sciatteria, tranne un paio di volte quando si sceta e prende persino un palo – 4,5
NGONGE dal 76’. Ma c’è una legge che impedisce al povero Ngonge di giocare titolare dall’inizio? – 6
SIMEONE – Un’altra occasione persa per il Cholito – 5
RASPADORI dal 76’. Giacomino fa quello che il Cholito non riesce a fare: tira in porta – 6
KVARATSKHELIA – Fino al 50’ vanta almeno quattro tentativi di tiro. Poi. Poi sette minuti dopo sistema la pelota per una punizione da notevole distanza e ricama una traiettoria nel sette. Viva il Che Kvara e viva la Georgia – 7
LINDSTROM dall’86’. Senza voto
CALZONA – Stasera il passato è in tribuna, Spalletti, e il futuro, temo, nell’altra panca, ossia il sopravvalutato Italiano le cui squadre prendono gol su gol. E così Calzona detto il Terzo conferma di essere il Don Abbondio azzurro, ché uno il coraggio se non ce l’ha, non se lo può dare. Il nostro Don Abbondio torna a dire di aver trovato una situazione “catastrofica”, mentre i quotidiani locali scrivono di giocatori divisi in clan e che non si sopportano più tra di loro (ma senza fare nomi, non sia mai). Epperò, nonostante la catastrofe, il Terzo si è giocato l’occasione migliore della sua carriera senza coraggio e mettendosi in queste settimane nelle mani di alcuni senatori spompati, incazzati e demotivati: Di Lorenzo, Politano, Anguissa, Juan Jesus, giusto per fare dei nomi – 4
DE LAURENTIIS – La conferenza stampa dell’altro giorno è arrivata all’acme delle voci su Conte azzurro, ma il Duce Aurelio ha sparso fumo e la sua verbosità ha evocato le finte promesse dell’estate post-scudetto. Anzi il tira e molla sull’allenatore sembra il déjà vu del casting dell’anno scorso, quando poi la montagna aureliana partorì il topolino Garcia. E quest’anno il topolino nuovo potrebbe essere il citato Italiano. Se davvero sarà così la nottata difficilmente passerà – 4
ARBITRO MARCHETTI – Per fortuna che c’è il Var – 5