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Naomi Klein è tornata, ora ce l’ha con i maestri di yoga: «I no vax sono figli della loro cultura»

L’ex leader No Logo al Times se la prende con “i brillanti guru del fitness su Instagram. Le palestre di yoga sono un focolaio di cospirazione”

Naomi Klein è tornata, ora ce l’ha con i maestri di yoga: «I no vax sono figli della loro cultura»
WASHINGTON, DC - JANUARY 19: Author Naomi Klein speaks onstage at the Busboys and Poets' Peace Ball: Voices of Hope and Resistance at National Museum Of African American History & Culture on January 19, 2017 in Washington, DC. Mike Coppola/Getty Images for Busboys and Poets/AFP (Photo by Mike Coppola / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Naomi Klein è tornata: «Teorie del complotto e no-vax, tutta colpa dei maestri di yoga»

“Non è più l’outsider pazzo con un cappello di carta stagnola, agli estremi dello spettro politico o di ricchezza”, il propagatore delle peggiori teorie del complotto, o del no-vax pensiero. Sono… i maestri di yoga. Ovvero: persone giovani, ambiziose, benestanti, istruite e per il resto sorprendentemente normali. Lo dice al Times Naomi Klein, famosa soprattutto per il suo libro d’esordio, “No Logo”, che ha passato gli anni del Covid e post-pandemia a studiare il successo della sfiducia diffusa. Diffusa – dice – nel mainstream: i patinati influencer di Instagram, “la vena bianca, ricca e libertaria nel settore del benessere che può diventare letale”.

“Molti di quegli influencer in forma e belli hanno smesso semplicemente di offrire parole incoraggianti per motivare i nostri allenamenti e i nostri succhi verdi, e hanno iniziato a sussurrarci in modo allarmante sulle forze oscure che arrivano per avvelenarci e, infine, per imbavagliarci, colpirci e dominarci”, scrive nel suo ultimo libro.

I loro messaggi vengono diffusi comunemente attraverso due attività tradizionali: la palestra e le lezioni di yoga, e i loro equivalenti online, dice Klein. “Sono i brillanti guru del fitness su Instagram, che predicano un vangelo di auto-ottimizzazione individuale che si oppone a messaggi più civici o rispettabili. Sottovalutare questo ci rende vulnerabili alle malattie trasmissibili, alla variante familiare del morbillo o alla diffusione virale di idee selvagge”.

“Abbiamo bisogno di una maggiore educazione pubblica sulle vaccinazioni infantili, penso che siamo quasi tornati allo zero, dopo tanti anni di tanta disinformazione”.

“La cultura della cospirazione sbaglia i fatti, ma i sentimenti sono giusti”, afferma Klein. “C’è sempre un po’ di verità nella cospirazione, altrimenti non funzionerebbe. La comunicazione sui vaccini Covid è stata spesso problematica. Ci sono stati un piccolo numero di effetti avversi. C’era una vera reticenza nel concedere a questo film qualsiasi spazio di trasmissione”.

Quando dieci anni fa ha avuto un cancro alla tiroide, curato poi con successo, si è dedicata allo yoga. Il suo yoga “è diventato ossessivo”. “Lo yoga è diventato un portatore. Non tutto lo yoga, ma penso che ci sia una ragione per cui le palestre di yoga sono stati un focolaio di cultura della cospirazione“.

Personal trainer, insegnanti di yoga e influencer nei campi del fitness e della bellezza “si posizionavano come aventi accesso a una forma più elevata di conoscenza perché avevano seguito un corso di formazione per insegnanti di yoga di sei settimane, o forse erano stati anche in India una volta”, dice. “Questo ci ha messo in un mondo di guai”

E poi ci sono i social: “In passato le persone avrebbero potuto accontentarsi semplicemente di accettare una storia dall’alto verso il basso. Ma ora ci sono queste tecnologie che permettono alle persone di comunicare i loro vari sospetti, inventare una storia e trasformare quella ricerca in un’esperienza sociale. C’è un certo piacere nello svelare teorie con persone che non incontrerai mai di persona. È un gioco“.

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