In conferenza: «Se Mattarella si è divertito glielo chiederò domani. Io sono contento per il risultato ma io voglio vincere le Olimpiadi. Punto»

Dopo l’oro vinto ieri agli Europei di atletica l’olimpionico Gimbo Tamberi torna a parlare in conferenza stampa.
L’ultimo salto da 2.37?
«Era l’obiettivo che mi ero posto, se rischi di strafare poi lo rimpiangi dopo, non c’entra niente l’infortunio del 2016. Ora dobbiamo migliorare quello che è da migliorare, non ho ancora rivisto nemmeno un salto ma so quello che ho sbagliato fino a 2.29 ma stiamo lavorando nella direzione giusta. Volevo saltare 2.37 ed è stata una bella iniezione di fiducia. Ho messo l’atletica e il risultato davanti a tutto quindi sono molto contento di come è iniziata. Sarò contento solo se vincerò le Olimpiadi, ovviamente»
Monopolizzi lo stadio? «Può essere ma io faccio di tutto per fare la migliore performance: tutto quello che è nelle regole e mi aiuta a dare il massimo, io lo faccio. Poi il pubblico sceglie da sé: parlare di non rispetto per gli avversari mi pare fuori luogo visto che sono sempre il primo a chiamare la clap per loro»
Sulle sue bandiere
«La mia prima bandiera è stata a Tallin nel 2011, allora ero un ragazzino e forse non avevo nemmeno capito l’importanza del tricolore. Ora ogni volta che vesto l’azzurro sento una forza che mi spinge e mi dà sicurezza per dare il meglio di me. Domani sarà la più importante, quella che riceverò insieme ad Arianna Errigo. È un onore immenso essere scelto come portabandiera, a oggi ancora fatico a realizzare. Ha fatto il percorso atletico mio ma anche la squadra, sono contento per me e per tutto il movimento»
Tamberi sullo scherzo in tv
I ragazzi inquadrati dalla tv quando hai fatto finta di buttarmi per terra e hai tirato fuori le molle dalle scarpe?
«Erano i miei migliori amici… Me ne hanno dette di tutti i colori, dagli amici fino a mia moglie Chiara ma tutti con il sorriso. Era uno scherzo per rendere questo sport anche più divertente. Dopo che arriva la performance, mi piace scherzare. Posso permettermelo perché l’infortunio io l’ho superato veramente. Sulla mia dieta, quest’anno ho deciso di controllare di più il periodo di off season. È questo che è cambiato, poi si riflette tutto sulla mia condizione di adesso, poi io monitoro sempre tutto in vista di Parigi. Peso 75,2 chili ora, a Tokyo ero 76»
Su Valentino Rossi
«Valentino Rossi è uno dei pochissimi sportivi che è rimasto se stesso nonostante l’immenso successo che ha avuto. È un esempio per tutti, è bello vedere una persona vera, si divertiva e faceva divertire. Io lo guardavo sempre e mi sono sempre detto che volevo essere così. Voglio essere me stesso anche in pedana ed è questo che mi aiuta»
Tamberi e il rapporto con il tifo
«Io quando scendo in pista ho paura di vedere la curva vuota: non vedevo l’ora ieri di scendere in pista per vedere se c’era qualcuno. Non mi rendo conto che vengono per me, mi sento sempre piccolo così rispetto ai grandi campioni e voglio continuare a vederla così»
La differenza tra Tokyo e Parigi
«Sono focalizzato come per Tokyo, la differenza è che lì era un’ossessione pesante dopo 5 anni in cui dovevo dimostrare a me stesso che quello che avevo fatto aveva un senso. Ci credevo solo io. Adesso è un’ossessione positiva e bella: vedo la Francia ovunque, non vedo l’ora sia il 10 agosto. Farò altre gare prima, 3 o 4, il 9 luglio in Ungheria, a Monaco l’11 e forse il 18-19 ad Ancona, davanti alla mia famiglia e alla mia gente. So quanto mi hanno dato e mi danno»
Nba? «Non sto seguendo in questo momento, sono preso dalla mia stagione. Anche la Nazionale, mi sento con Gigi, spero di vederli a Parigi»
Il messaggio di Barshim
«Controllo ora se mi ha scritto… (Prende il telefono). Sì, mi ha fatto le congratulazioni»
Tamberi e il gruppo Azzurro
«È bello vivere questo gruppo azzurro, ci supportiamo in tutto, loro lo fanno con me in modo unico perché hanno capito quanto è grande il mio sogno»
Paltrinieri oro? «L’ho saputo 5 minuti prima di iniziare qui, l’ho chiamato ma non mi ha ancora risposto. Sono contentissimo per lui, era agitato ma è un atleta straordinario che non ha più nulla da dimostrare agli altri e a se stesso. A Parigi gli auguro il meglio»
Il discorso per Mattarella di domani? «L’avevo già scritto prima»
Mattarella si è divertito?
«Glielo chiederò domani. Ieri facevo i salti di gioia per il pubblico, sono contento per il risultato ma io voglio vincere le Olimpiadi. Punto»