Un estratto della conferenza stampa del tecnico del Napoli Maurizio Sarri: «Maradona ha le chiavi del San Paolo, ne è il proprietario legittimo».
Un estratto della conferenza stampa
Diego Armando Maradona arriva in città, arriva a Napoli. L’evento di lunedì 16 al Teatro San Carlo, di cui si è tanto parlato (discusso, pure polemicamente) nell’ultimo mese, non poteva che entrare a gamba tesa nella conferenza stampa di Maurizio Sarri. Che, presentando il match con il Pescara, ha ricevuto come seconda domanda quella sul Pibe de Oro. Risposta senza polemiche del tecnico toscano, che ha invitato Maradona allo stadio (tra le righe): «Secondo me sta bene dentro uno stadio, quindi l’emozione di vederlo al San Paolo sarebbe maggiore rispetto a quella di vederlo in teatro. Lui ha le chiavi del San Paolo, ne è il proprietario legittimo. Sarebbe una grande emozione per noi».
Ecco il Sarri-pensiero su Maradona. Il solito, assoluto rispetto. Quasi una deferenza da idolatria. Come l’anno scorso, dopo le critiche (poi ritrattate) dell’ex fuoriclasse argentino. Forse, Sarri si sente di perseguire e confermare l’atteggiamento più comprensibile e apprezzabile dalla piazza. Che, come sappiamo, è ancora perdutamente innamorata del suo vecchio numero dieci. L’invito al San Paolo per Napoli-Pescara è chiaro ancorché velato, noi pensiamo che Maradona potrebbe anche accettarlo. Dovesse presentarsi allo stadio, nessuno gli direbbe di tornare a casa o di andare a comprarsi il biglietto.
Poco dopo, però, Sarri affronta Maradona. Certo, non è un vero e proprio terreno di scontro, ma la presa di posizione del tecnico è in assoluta antitesi con quella dell’argentino. Quando si parla del Mondiale a 48 squadre, mister Maurizio è netto, severo. È durissimo. «Penso che sia un modo per raccogliere voti nelle elezioni Uefa e Fifa. Non ha senso, per me». Non ha aggiunto altro, non ce n’era bisogno.