ilNapolista

Il rigore di Baggio non era decisivo ma c’è sempre un Sacchi che fa credere che lo fosse (Gramellini)

Sul CorSera: “Una fake news che resiste da molto prima che si parlasse di fake news. Eppure Sacchi dovrebbe essere a conoscenza dei fatti”

Il rigore di Baggio non era decisivo ma c’è sempre un Sacchi che fa credere che lo fosse (Gramellini)
1994 archivio Storico Image Sport / Italia / Roberto Baggio-Arrigo Sacchi / foto Aic/Image Sport

Anche Gramellini nella prima pagina del Corriere della Sera parla della polemica sollevata dalle parole di Sacchi su Usa 94 e sul rigore di Baggio. Oggi L’ex ct della Nazionale ha provato a rimediare ma alle volte la pezza è peggio del buco.

Gramellini: «Una fake news che resiste da molto prima che si parlasse di fake news»

Scrive Gramellini:

C’è una fake news che resiste da molto prima che si parlasse di fake news, ed è che nell’estate del 1994 l’Italia perse la finale dei Mondiali contro il Brasile perché Baggio sbagliò il rigore decisivo. In questi giorni l’ha ribadita persino Sacchi, che pure dovrebbe essere a conoscenza dei fatti, dato che di quell’Italia era il ct. Lo psicanalista James Hillman diceva che la vita è il racconto che noi ne facciamo. E questo racconto si fonda molto spesso su basi fasulle, alterate da un’emozione che ne ha completamente stravolto il senso. Passiamo l’esistenza a rammaricarci per avere sbagliato (o per non avere avuto) rigori decisivi che in realtà non lo erano affatto. E, come se non bastasse, c’è sempre qualche Sacchi pronto a farci credere che lo fosse“.

Sacchi torna a modo suo sul rigore di Baggio: «Le mie parole travisate, l’Italia è un Paese di campanili»

Sacchi torna sul rigore di Baggio: «Le mie parole travisate, l’Italia è un Paese di campanili». L’ex ct torna sull’argomento dopo le polemiche che ha sollevato con l’articolo di due giorni fa sulla Gazzetta in cui ha scritto che la differenza tra la sua Italia e quella di Lippi è che Grosso ha segnato il rigore e Baggio no. Molte le critiche (sacrosante), Aldo Serena uno dei pochissimi se non l’unico nel mondo del calcio a esporsi in difesa di Roby e contro l’Arrigo. Oggi Sacchi scrive un articolo in cui prova a fare una mezza marcia indietro, in realtà dà la colpa agli altri.

ilnapolista © riproduzione riservata