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Porridge e stelle Michelin, così nel villaggio olimpico hanno cancellato il cibo spazzatura (Telegraph)

Il Villaggio Olimpico è un enorme ristorante, con richieste particolari per Paese ma anche per disciplina. La panetteria produrrà 6 km di baguette…

Porridge e stelle Michelin, così nel villaggio olimpico hanno cancellato il cibo spazzatura (Telegraph)
This photograph taken on June 7, 2023, shows the Olympic Games logo inside the Aquatic Olympic Center (CAO) in Saint-Denis, northern suburbs of Paris. (Photo by BERTRAND GUAY / AFP)

“Nella terra del croissant e del pain au chocolat, c’è una cosa di cui gli atleti inglesi non possono fare a meno alle Olimpiadi di Parigi: il porridge”. Esatto. Il Telegraph, come altri giornali, racconta il “food” olimpico. E la colazione è il pilastro dell’alimentazione. E “grazie alla possibilità per i singoli Paesi e per le sedi di specifici sport di presentare le proprie richieste”, a tavola gli inglesi troveranno la loro sostanziosa ciotola di avena. 

E’ solo un esempio. Altre richieste specifiche includono il kimchi per i coreani, il riso glutinoso per la delegazione cinese e gli spiedini per i giapponesi. “Gli appetiti e i gusti variano enormemente non solo tra nazioni – racconta il Telegraph – ma anche tra discipline. Le squadre di beach volley e taekwondo hanno richiesto carne fredda, panini e insalate, mentre le squadre di canottaggio richiedono “buffet caldi”. Le squadre di badminton prevalentemente asiatiche non sono grandi fan del pane.

Le Olimpiadi stanno tentando di passare dal fast food alla cucina raffinata, con McDonald’s sostituito dalle stelle Michelin, “in una rivoluzione francese incentrata sul cibo del villaggio degli atleti. Carciofo, scaglie di formaggio di pecora e tartufo vengono introdotti nel menu”.

E’ l’era degli chef stellati insomma: “Amandine Chaignot, che ha due stelle Michelin, Alexandre Mazzia e Akrame Benallal sono tra i principali chef francesi che hanno ispirato offerte che sono un mondo lontano dalle precedenti edizioni dei Giochi. A Londra 2012, uno su cinque pasti consumati dagli atleti è stato preparato da un McDonald’s in loco. Usain Bolt, l’uomo più veloce della storia, raccontava di essere stato spinto verso il primo dei suoi otto ori olimpici a Pechino 2008 con 100 Chicken McNuggets al giorno”.

Ma l’accordo di sponsorizzazione della catena di fast food con le Olimpiadi è nel frattempo scaduto e gli organizzatori di Parigi hanno puntato più su un mercato che mai esclusivo. “Una boulangerie in loco produce 480 metri di baguette al giorno, parliamo di 6 km di pane per l’intera durata delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi”.

“Gli atleti saranno incoraggiati a mangiare alternative vegetali ove possibile, ma tutto il cibo offerto sembrerà il più realisticamente francese possibile. La carne è al 100% di origine francese. I formaggi sono formaggi francesi di alto livello, come il comte e il brie de meaux. Ci sono 12 formaggi diversi in rotazione. Agli atleti viene offerta una grande varietà di dolci francesi. Spiedini di pollo, filetto di pollo e pizza al salmone e margarita si stanno rivelando i piatti più popolari finora. Per sfamare i 15.000 atleti e il loro staff, quattro aree cucina riforniscono diversi ristoranti nel villaggio.

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