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Ha ragione Infantino, la lite sui calendari è una questione di soldi (ovviamente)

La Fifa risponde alle Leghe: “Alcune leghe in Europa agiscono con interesse commerciale. Preferiscono un calendario ricco di amichevoli e tournée estive”

Ha ragione Infantino, la lite sui calendari è una questione di soldi (ovviamente)
FIFA President Gianni Infantino delivers closing remarks during the 74th FIFA Congress in Bangkok on May 17, 2024. The 74th FIFA Congress is taking place in Bangkok with member associations voting on a range of issues including confirmation of the host nation or nations for the 2027 women's football World Cup. (Photo by Manan VATSYAYANA / AFP)

Ha ragione Infantino, la lite sui calendari è una questione di soldi (ovviamente)

Le Leghe Europee e la Fifpro hanno presentato alla Commissione Europeo un reclamo contro la Fifa circa il calendario delle partite internazionali.

Di seguito la nota congiunta:

“Bruxelles, Belgio – 23 Luglio 2024 – A seguito delle decisioni dei rispettivi organi esecutivi, le Leghe Europee e Fifpro Europe presenteranno congiuntamente un reclamo formale alla Commissione Europea in materia di diritto della concorrenza contro la Fifa riguardo al calendario delle partite internazionali.

Per diversi anni, le leghe e i sindacati dei giocatori hanno ripetutamente sollecitato la Fifa a sviluppare un processo chiaro, trasparente ed equo riguardo al calendario delle partite internazionali. L’ultima richiesta formale è stata inviata prima del Congresso e del Consiglio della Fifa a maggio 2024. Purtroppo, la Fifa ha costantemente rifiutato di includere le leghe nazionali e i sindacati dei giocatori nel suo processo decisionale”.

Calendario affollato “insostenibile per la salute dei giocatori”

Nella nota si sottolinea che il calendario delle partite internazionali “è ormai oltre la saturazione ed è diventato insostenibile per le leghe nazionali e un rischio per la salute dei giocatori. Le decisioni della Fifa negli ultimi anni hanno ripetutamente favorito le proprie competizioni e interessi commerciali, trascurato le proprie responsabilità come organo di governo e danneggiato gli interessi economici delle leghe nazionali ed il benessere dei giocatori“.

Le leghe nazionali e i sindacati dei giocatori, che rappresentano gli interessi di tutti i club e di tutti i giocatori a livello nazionale e regolano le relazioni di lavoro attraverso soluzioni concordate collettivamente, non possono accettare che le regolamentazioni di carattere globale siano decise unilateralmente.

L’azione legale è ora l’unico passo responsabile per le leghe europee e i sindacati dei giocatori per proteggere il calcio, il suo ecosistema e la sua forza lavoro dalle decisioni unilaterali della Fifa

Il reclamo spiegherà che la condotta della Fifa viola il diritto della concorrenza dell’Ue e costituisce in particolare un abuso di posizione dominante: la Fifa detiene un doppio ruolo sia come regolatore globale del calcio sia come organizzatore di competizioni”.

Questo crea un conflitto di interessi, il quale, in conformità con la recente giurisprudenza dei tribunali dell’Ue, richiede che la Fifa eserciti le sue funzioni regolatorie in modo trasparente, obiettivo, non discriminatorio e proporzionato. La condotta della Fifa riguardo al calendario delle partite internazionali è ben lontana da questi requisiti.

Questo reclamo, che sarà formalmente presentato dalle Leghe Europee, LaLiga e Fifpro Europe, si svolgerà in parallelo a azioni separate avviate dalle singole leghe e sindacati dei giocatori a livello nazionale. I sindacati dei giocatori inglesi, francesi e italiani hanno intentato un’azione presso il tribunale commerciale di Bruxelles a giugno.

Le Leghe Europee e Ffipro Europa hanno già informato la Commissione Europea della loro decisione e auspicano di collaborare strettamente con la Commissione, le istituzioni pubbliche rilevanti e gli attori del calcio durante tutto il processo di indagine”.

La risposta della Fifa e Infantino

La Fifa ha replicato con una nota: “Il calendario attuale è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Fifa, composto da rappresentanti di tutti i continenti, compresa l’Europa, a seguito di una consultazione completa e inclusiva, che ha incluso la Fifpro e gli organi di Lega”.

Il calendario della Fifa è l’unico strumento che garantisce che il calcio internazionale possa continuare a sopravvivere, coesistere e prosperare insieme al calcio per club nazionale e continentale».

«Alcune leghe in Europa – esse stesse organizzatrici e regolatrici delle competizioni – agiscono con interesse commerciale, ipocrisia e senza considerazione per tutti gli altri nel mondo. A quanto pare, questi campionati preferiscono un calendario ricco di amichevoli e tournée estive, che spesso comportano lunghi viaggi in tutto il mondo».

«Al contrario, la Fifa deve tutelare gli interessi generali del calcio mondiale, compresa la tutela dei giocatori, ovunque e a tutti i livelli del gioco».

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