La Juventus accetterebbe 20-25 milioni. È impossibile per lui trovare ora un altro club disposto a sottoporgli un contratto da 5 milioni netti all’anno bonus esclusi
Non è un mistero che ci si aria di divorzio tra la Juventus e Chiesa. Napoli e Roma s’erano fatte avanti, ma hanno fatto marcia indietro per le richieste dell’agente.
Libero scrive:
“Mentre Federico Chiesa si sposava con la sua bella Lucia, la Juventus rifletteva su un modo per divorziare da lui. Il matrimonio sportivo è ormai solo una questione di interessi per entrambe le parti. Il club punta a monetizzare per quanto possibile la cessione di un calciatore in scadenza di contratto la prossima estate e chiaramente poco intenzionato a rinnovare mentre al giocatore importa prendere tempo, incassando l’ultimo ingaggio faraonico a Torino e, con un anno di prestazioni decenti, strappandone uno altrettanto ricco alla prossima società. È impossibile per Chiesa trovare ora un altro club disposto a sottoporgli un contratto da 5 milioni netti all’anno bonus esclusi. Visto il rendimento altalenante e un’evidente involuzione come giocatore dopo l’infortunio al legamento crociato del gennaio 2022, simili cifre sono ingiustificate. Infatti la Roma e il Napoli ci avevano fatto un pensierino ma hanno fatto marcia indietro di fronte alle richieste dell’agente, non a quella della Juventus che accetterebbe 20-25 milioni, tutto sommato una cifra abbordabile”.
Chiesa, la Juve vorrebbe proporgli il rinnovo con ingaggio ridotto
“Quindi il rientro morbido concesso a Federico, sommato ai due giorni extra di permesso per le nozze, va letto come un segnale di divorzio. Una nemmeno troppo velata richiesta di trovarsi una società che lo paghi abbastanza da permettere alla Juventus di trovare un sostituto. L’altro segnale è la proposta di rinnovo di un solo anno alle stesse cifre che il club ha formulato al giocatore, utile solo per provare a venderlo a una cifra più alta rispetto a quella di un calciatore nell’anno di scadenza.
Ora sembra in arrivo una proposta più lunga in termini di durata ma con un ingaggio ridotto di almeno un 30%. Chiesa ha declinato la prima proposta e rifiuterà anche la seconda, rimarcando la libertà di scegliere cosa fare: rimanere un ultimo anno e mettersi in vetrina. Ma è una scelta rischiosa, così Federico potrebbe finire in panchina e svalutarsi ulteriormente. La prossima scelta sarà decisiva per la carriera di Chiesa. Non è che se ne sono resi conto tutti tranne il diretto interessato”.