“Come è possibile fornire un prodotto migliore quando si taglia quasi metà della redazione, aumentando ancora una volta i costi per vedere le partite?”

Anche Libero commenta gli aumenti di Dazn e i tagli alla redazione. L’abbonamento alla piattaforma che trasmette la Serie A può costare fino a 70 euro, allo stesso tempo però la società taglia i giornalisti mettendo a repentaglio la qualità del prodotto.
Dazn punta al pareggio di bilancio rivalendosi sugli abbonati
Dal trasmetterà la Serie almeno per altri cinque anni, fino al 2029. “Dazn si è infatti aggiudicata l’ultima asta per i diritti di trasmissione per 700 milioni a stagione. E qui che però cominciano le dolenti note. Dolenti perché si protraggono ormai da tempo. Fin dall’inizio la qualità streaming della visione dell’evento sportivo è stata la croce di una azienda, nata appositamente per trasmettere il massimo campionato di calcio“.
Se all’inizio dell’avventura, Dazn proponeva prezzi concorrenziali a 9,99 al mese, “la prossima stagione un abbonamento mensile costerà da un minimo di 34,99 euro a un massimo di 69,99 euro per il servizio Plus. Un aumento che è fino a 120 euro in più l’anno. Quando Stefano Azzi, ad di Dazn, ha presentato il programma ha definito «impressionante» la crescita dell’azienda, ma nello stesso giorno il comitato di redazione, il sindacato interno dei giornalisti, ha rivelato che si volevano mandare a casa 14 dei 32 giornalisti. Allora, per dirla come Antonio Lubrano, la domanda sorge spontanea: come è possibile fornire un prodotto migliore quando si taglia quasi metà della redazione, aumentando ancora una volta i costi per vedere le partite?”
E ancora: “L’azienda punta al pareggio di bilancio e lo sta facendo aumentando i costi dell’offerta e tagliando la struttura interna“.
Senza dimenticare che i famosi bordocampisti saranno solo cinque dalla prossima stagione e non 10 come di consueto. “Infine, per alcune partite, il telecronista sarà da remoto (il cosiddetto tubo in gergo tecnico) e non più in tribuna stampa“.
La soluzione proposta da Libero:
“In fondo basterebbe poco per cercare una soluzione che accontenti chi vuole vedere la propria squadra di calcio in tv, senza dover svuotare il portafoglio. L’idea è quella di proporre un pacchetto che consenta di comprare soltanto la squadra per cui si fa il tifo“.