In Serie A si registra il ritorno della volontarietà. In area di rigore sarà ammonizione, fuori area espulsione. Ma solo se volontari
Falli di mano, si cambia un’altra volta: puniti solo se sono volontari (Corsport)
In Serie A torna la volontarietà del fallo di mano. Come scrive il Corriere dello Sport con Edmondo Pinna:
Cambia – ancora – la valutazione sui falli di mano che portano al rigore e alla negazione di una rete scontata. Nel tentativo non certo di semplificare la materia, impossibile da dipanare. E allora, meglio renderla omogenea alle altre situazioni da campo, sperando che la cosa non porti nuovi spunti di polemica.
Sembra un ritorno al passato, quando esisteva ancora il concetto della «volontarietà», sostituito con il passare del tempo con un più consono «punibilità» (il Collina designatore italiano diceva giustamente che un calciatore che “volontariamente” colpisce il pallone con una mano andrebbe internato immediatamente). Però è quello che succederà quando si ricomincerà e sarà un concetto che andrà capito bene.
Come funzionerà in Serie A con i falli di mano
Per i falli di mano: quello anche evidente (pensate ad un braccio sopra la spalla, sempre punibile per definizione) non porterà all’espulsione se è all’interno dell’area di rigore (come il tackle nel tentativo di prendere il pallone che ferma un avversario in area), mentre se è fuori sarà sempre rosso. Come sarà rosso se l’intervento è deliberato e “volontario”, decisivo sarà il movimento del braccio/mano verso il pallone stesso. Per essere più chiari, ed estremizzare il concetto, il giocatore che volontariamente e deliberatamente va a fare una “parata” (e non è portiere) meriterà il cartellino rosso. Un po’ come quello che trattiene, tira, spinge non avendo possibilità di giocare il pallone rispetto ad un avversario. Ovviamente, tutti i falli di mano che avrebbero portato al giallo, saranno depenalizzati a nulla.