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Samele voleva fare il mago, era innamorato del Foggia di Zeman e poi la guerra in Ucraina

Il bronzo nella sciabola a 37 anni, sua quarta medaglia olimpica. È andato in Ucraina per portare in Italia la famiglia della sua compagna

Samele voleva fare il mago, era innamorato del Foggia di Zeman e poi la guerra in Ucraina
Parigi (Francia) 27/07/2024 - Olimpiadi Parigi 2024 / scherma / sciabola maschile uomini / foto Imago/Image Sport nella foto: Luigi Samele ONLY ITALY

Il bronzo di Luigi Samele nella sciabola maschile. Per lui quarta medaglia olimpica. Ne scrivono tutti i quotidiani, ovviamente. Da raccontare non c’è solo l’abbraccio con il presidente Mattarella di cui hanno scritto tutti.

Ecco la Gazzetta:

L’ennesima impresa di un eterno Peter Pan che si è regalato per i suoi 37 anni (compiuti giovedì) un altro podio ai Giochi, tuffandosi a terra dopo l’ultima stoccata portata contro l’egiziano Elsissy e cercando dal profondo del cuore le prime parole.

In tribuna in molti hanno pianto per lui e con lui. Uno spicchio di Grand Palais (spettacolare palcoscenico, oltre 8000 spettatori a far dimenticare il gelo e il silenzio di Tokyo) era una curva foggiana giunta in massa nella capitale francese. Hanno urlato fin dalla mattina, colorando le tribune. Gigi ha apprezzato la torcida, esultando a ogni stoccata come avesse fatto gol. Lui che da ragazzino andava a vedere il Foggia di Zeman, restando estasiato per lo spettacolo.

Gigi è sempre stato un tipo particolare. A un certo punto si era fissato con la magia, voleva sorprendere con apparizioni e sparizioni degne del miglior Silvan.

Samele, la compagna ucraina e gli orrori della guerra.

Scrive La Stampa:

Non ha avuto vita facile Samele in questi tre anni, avere una compagna ucraina ti porta a stare al centro di una guerra. A parteciparla ogni giorno. Soprattutto se Olga ha lasciato nel Paese d’origine la mamma, la sorella e il nipotino. Che cosa ha fatto Samele? È andato all’attacco come in pedana. Viaggio andata e ritorno dall’Ucraina perché la famiglia si ricongiungesse in Italia. A Bologna. Giorni non facili, mai terminati nelle loro difficoltà.

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