In genere (per tutti gli sport) non sono telecronache dell’evento ma dell’italiano in gara. Ieri non ci credevano e sono stati premiati
Per una volta che la telecronaca Rai non è un tripudio di faziosità, vinciamo l’oro (con Martinenghi)
La premessa è d’obbligo. Fare una diretta quasi h24 è a dir poco complicato. E alla Rai, nonostante un solo canale di fatto dedicato agli italiani o agli eventi più importanti, se la stanno cavando egregiamente nonostante qualche fisiologica sbavatura come qualche gara in registrata. Non hanno tutti i canali che hanno gli altri. Ma la Rai è sempre la Rai, soprattutto per le Olimpiadi il riferimento sono loro. Per dire, oggi Aldo Grasso ha tolto la pelle a loro e non ad altri per la telecronaca della cerimonia d’apertura.
A nostro modesto avviso la Rai se la sta cavando decisamente bene. Ovviamente al netto della sciagurata perdita del meraviglioso programma serale di Alessandra De Stefano con Sara Simeoni, Juri Chechi e altri, il Circolo degli anelli (quanto manca! nonostante Andrea Lucchetta). Però le dirette funzionano. In ogni disciplina sportiva è presente qualcuno che effettivamente ne capisce. Per la Rai, almeno per quella che ricordavamo, non è affatto scontato.
L’italianocentrismo delle telecronache
Quel che suona insopportabile, è l’italianocentrismo delle telecronache. Non sono telecronache dell’evento ma sono telecronache relative agli italiani in gara in quel momento. Pure se il nostro atleta è palesemente tagliato fuori da qualsiasi corsa alla medaglia, continua a essere citato finché non taglia il traguardo con due giorni di ritardo. Occorrerebbe introdurre il doppio audio, sarebbe un’opzione. Cronaca patriottica e cronaca per chi ama lo sport.
Detto questo, l’oro di Martinenghi potrebbe costituire una lezione di scaramanzia per l’equipe giornalistica della Rai. Gli ottimi Tommaso Mecarozzi e Luca Sacchi (che ha il dono di non essere quasi mai ipocrita, anche senza quasi vivaddio) non avrebbero scommesso un euro su Martinenghi e non lo hanno nascosto nemmeno nel post-gara. Per cui sì, la telecronaca è stata sempre italianocentrica però in maniera diversa. Nemmeno loro credevano a quel che si stava sviluppando davanti ai loro occhi. Soprattuto Luca Sacchi (ex nuotatore di alto livello, bronzo a Barcellona 92 per chi non lo sapesse) a un certo punto ha capito. Quando dopo la prima virata più o meno ha detto: «È strano, a questo punto qualcuno in genere aveva già preso il largo». Eppure sono rimasti schisci, quasi in silenzio, scaramantici, fino a che Martinenghi non ha toccato.
Ecco, potrebbe essere stata un’indicazione di Olimpia: fate meno gli ossessionati e sarete premiati. Hai visto mai.