Federico lo scorso anno era all’Udinese. Ha 29 anni, si è laureato in filosofia negli Stati Uniti. Ha lavorato in Figc, parla cinque lingue

Il figlio di Spalletti alla Juventus, nello staff di osservatori di Giuntoli (Corsport).
Scrive il Corriere dello Sport:
Spalletti alla Juventus. Non è uno scoop clamoroso di inizio estate, perché la Juve è allenata da Thiago Motta e Spalletti è il ct della Nazionale. Ma non è neppure una fake news. Perché alla Juventus ci va Federico Spalletti, figlio di Luciano. Il ragazzo, che lo scorso anno era all’Udinese, entrerà a far parte dello staff di osservatori di Giuntoli. Federico Spalletti, per gli amici Chicco, 29 anni, a 18 è partito per gli Stati Uniti dove si è laureato in filosofia. Ha lavorato come osservatore in Figc, parla cinque lingue ed è il secondogenito di Luciano e della compagna Tamara. Ha un fratello più grande, Samuele, avvocato, e una sorella minore, Matilde.
Spalletti è sparito, inseguito da accuse tremende. Che ne pensa di Buffon ds dell’Italia? (Corsera)
A scriverne è il Corriere della Sera che con Fabrizio Roncone ricorda la vergogna sportiva vissuta un mese fa agli Europei.
È passato appena un mese dalla partita contro la Svizzera, che ci dette una formidabile lezione, umiliandoci e sbattendoci fuori dagli Europei. Eppure il calcio italiano già cammina baldanzoso sopra le proprie macerie, perfettamente concentrato sulla routine di stagione — calcio mercato, prime amichevoli — e su una nuova, clamorosa e lacerante battaglia tra Federcalcio e Lega, una storia politica di potere per avere più potere e difendere altro potere. Colpisce, perciò, la spaventosa capacità di rimozione dell’intero movimento d’un dramma che non è stato solo sportivo, ma anche e soprattutto industriale. Pazzesca, davvero, l’assenza di una qualsiasi profonda riflessione. Nessun provvedimento urgente. Sebbene all’Olympiastadion di Berlino sia accaduto qualcosa di storico e di tremendo: mai, a memoria recente, una squadra azzurra è stata così maltrattata sul piano tecnico e agonistico. Al fischio finale, i nostri calciatori, che erano arrivati agli ottavi dopo un girone giocato in modo imbarazzante, e presi a pallate dagli spagnoli, sembravano come sollevati.
Il ct come pensa di ricucire con lo spogliatoio?
Al risveglio, però, la prima sorpresa fu che nessuno — durante la notte — aveva meditato di dimettersi. Anche solo per stile. Niente. Soltanto chiacchiere. Fumose e zuppe di retorica. Con la suggestione del fantasma di Yamal, seguì una settimana di struggenti discorsi sui giovani che avremmo dovuto lanciare.
A proposito: e Spalletti? Sparito, inseguito da accuse tremende. Ma qual è il suo umore? È contento di ritrovarsi un tipo ingombrante come Buffon nell’inedito ruolo di direttore sportivo? Come pensa di ricucire il rapporto con lo spogliatoio? E le voci su Allegri e Ranieri, che molti vorrebbero al suo posto? Tra poco più di un mese, l’italia torna in campo a Parigi, contro la Francia, in Nations League. Interessa a qualcuno?