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Conte per fortuna non è Thiago Motta che deprezza gli esuberi. Ma è sicuro del centrocampo a due?

Per ora se ne sta in silenzio (per fortuna). Mentre qualche dubbio sorge sulla mediana, da lontano Thiago e Giuntoli ci sembrano il gatto e il gatto

Conte per fortuna non è Thiago Motta che deprezza gli esuberi. Ma è sicuro del centrocampo a due?
Ni Castel di Sangro 03/08/2024 - amichevole / Napoli-Girona / foto NIcola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Conte per fortuna non è Thiago Motta che deprezza gli esuberi. Ma è sicuro del centrocampo a due?

Il problema del Napoli di Conte è il centravanti fantasma, lo abbiamo scritto in ogni salsa. E dubitiamo che si arrivi rapidamente a una soluzione. E di conseguenza temiamo che prima o poi Antonio Conte faccia a Napoli quel che già ha fatto alla Juventus, al Chelsea, all’Inter, al Tottenham. E cioè: sparare a zero sulla società. Serve a poco dire, secondo noi, dire che Conte era fuori dal giro e bla bla bla. Far passare Conte per uno che era ai margini, ci sembra un po’ eccessivo. Anche se è vero che nessuna big si stava strappando i capelli per lui. Ma è uno che ha allenato Juventus, Nazionale, Chelsea, Inter, Tottenham.

Ma stavolta non vogliamo parlare di questo (della vicenda Osimhen-Lukaku e dell’autolesionismo di ritorno di De Laurentiis). Avremo tempo e modo per farlo. Vogliamo parlare del centrocampo a due. Di Lobotka e Anguissa. Siamo certi che il Napoli possa giocare col centrocampo a due? Chiaramente Conte ne sa immensamente più di noi. Però col Girona un campanello d’allarma c’è stato. Sì i nostri erano legnosi, avevano le gambe imballate ma gli spagnoli hanno tolto l’ossigeno ad Anguissa e a Lobotka. Non l’hanno vista mai per sessanta minuti. Ed è una situazione che rischia di ripetersi. Certamente Conte pensa che con Di Lorenzo a destra e l’apporto di Spinazzola, possa essere diverso. Però almeno finché la forma fisica non crescerà di condizione, non sarebbe il caso di inserire un terzo centrocampista (nella fattispecie Folorunsho)? Una domanda è già troppo. Conte, come ogni allenatore, ne sa più di tifosi e osservatori. Però la preoccupazione l’abbiamo.

Conte e Manna non sono il gatto e il gatto come Giuntoli e Thiago Motta

Sappiamo che il mercato del Napoli è ancora a metà del guado. Che il tecnico vorrebbe ancora giocatori di qualità. Che Manna, come quasi tutti i ds, ha il gravoso compito di piazzare gli esuberi. Per fortuna Conte non è Thiago Motta che è andato in tv a fare la lista degli indesiderati di fatto deprezzandoli se non peggio. Ne ha fatto fuori nove in un colpo solo, tra cui Chiesa e Szczesny. Sarà stato contento Giuntoli: i due vengono sempre disegnati come se fossero il gatto e il volpe. Chissà. Potrebbero essere canne e gatto o, peggio, il gatto e il gatto. Diciamo che Conte è altra pasta. Ma sempre si aspetta qualche cessione. Non parla in pubblico. Ma è chiaro in privato. Il suo per ora lo sta facendo. E resta zitto. Vedremo.

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