Rubaudo: «Ho percorso mezzo giro e ho ricevuto conferma di quanto sapevamo. L’acqua non ha sapore né odore, le correnti sono molto forti»
Le condizioni della Senna continuano a preoccupare dopo i problemi incontrati nel triathlon, tuttavia gli organizzato hanno confermato la decisione di svolgere regolarmente le prove olimpiche di nuoto di fondo nel fiume parigino. Le competizioni si svolgeranno Pont Alexandre III e Pont de l’Alma nelle giornate di giovedì 8 e venerdì 9 agosto con la possibilità di testare il campo di gara alla vigilia, una chance che gli azzurri hanno preferito declinare.
Intanto però è stato annullato l’allenamento in acqua a causa della contaminazione batterica del fiume. Stavolta c’è di mezzo Gregorio Paltrinieri e i suoi avversari della 10 km in acque libere, in programma venerdì.
Proprio Paltrinieri è stato fin dall’inizio tra i più critici sulla scelta di usare la Senna, non balneabile per oltre un secolo, come sede delle gare. Una preoccupazione, nonostante il Comitato organizzatore cerchi di smorzare un caso ormai dalle proporzioni ingovernabili, che prende vigore dopo i casi di gastroenterite che hanno colpito almeno tre partecipanti alle gare di triathlon di Belgio, Svizzera e Norvegia, legati (almeno giornalisticamente) proprio all’acqua sporca della Senna.
Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri hanno deciso di continuare a rifinire la preparazione presso la piscina del circuito olimpico in accordo con il coordinatore tecnico della nazionale Stefano Rubaudo e il tecnico Fabrizio Antonelli che ha detto: «Ci fidiamo degli organizzatori e delle professionalità medico-scientifiche deputate ai controlli della Senna, ma preferiamo evitare rischi di contaminazioni di qualsiasi genere provando il campo gara. Abbiamo svolto allenamenti specifici per nuotare pro e controcorrente e abbiamo studiato nel dettaglio il campo gara. Siamo pronti ad affrontare avversari e difficoltà ambientali».
Proprio Rubaudo ha deciso di rischiare la sorte e tuffarsi nelle acque che i sui atleti hanno snobbato: «Ho percorso mezzo giro e ho ricevuto conferma di quanto sapevamo. L’acqua non ha sapore né odore, le correnti sono molto forti. Controcorrente impieghi il triplo del tempo per eseguire lo stesso tratto dal lato opposto. Hanno allargato il passaggio sotto al ponte che ha creato un imbuto durante la gara di triathlon. Ora vado a trasferire le informazioni alla squadra per pianificare al meglio la tattica di gara»