La caduta di Consonni complica la gara. Bronzo per le Farfalle della ginnastica ritmica e nel pentathlon moderno con Malan.
Il pomeriggio dell’Italia si apre con un bronzo, la 37esima medaglia agguantata a queste Olimpiadi di Parigi. Le Farfalle della ginnastica ritmica hanno conquistato il terzo posto nella gara a squadre, con un totale di 68.100 punti (36.100 punti nella prima rotazione, 32.000 nella seconda). Argento per l’Israele (68.850 punti) e medaglia d’oro per la Cina (69.800 punti).
Anche a Tokyo nel 2021 c’era stato il bronzo per le Farfalle, che confermano la loro posizione sul podio.
Nelle qualificazioni, Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Daniela Mogurean e Laura Paris erano riuscite a raggiungere il secondo posto dietro la Bulgaria.
Il ciclismo su pista maschile perde l’oro all’ultimo sprint
Simone Consonni ed Elia Viviani perdono la medaglia d’oro all’ultimo sprint. A 25 giri dalla fine, la caduta del primo ha complicato la gara, che però è stata comunque ottima per gli italiani. Primo il Portogallo, bronzo per la Danimarca.
Pentathlon moderno, bronzo per Malan
Impresa per Giorgio Malan nel pentathlon moderno; il 24enne torinese fa una bellissima laser run e riesce ad agguantare il terzo posto, medaglia di bronzo, dopo l’argento di Massullo nel 1988.
La psicologa dello sport Bounous: «Oggi le Farfalle sono guerriere»
Si chiama Marcella Bounous, psicologa dello sport cresciuta sulle nevi di Sestriere, prima laurea a Torino e una seconda in psicofisiologia, è esperta in biofeedback e neurofeedback. È letteralmente l’ombra delle ragazze della ginnastica artistica in queste Olimpiadi. Si occupa del benessere delle “Farfalle”, soprattutto dopo lo scandalo che ha coinvolto la ginnastica ritmica. Supporta anche la controversa direttrice Maccarini, accusata di “violenze e umiliazioni per non farci mangiare”. Una denuncia che scosse il mondo della ginnastica ritmica. Oggi quel mondo prova a voltare pagina grazie anche all’aiuto di un’esperta.
«Farfalle? Non so se si chiameranno ancora così – spiega -. Forse cambieranno il nome, saranno Guerriere». Il percorso dallo scandalo alle Olimpiadi è stato lungo. «L’anno scorso ad agosto abbiamo centrato questa qualificazione che non era scontata per la situazione in cui eravamo, sia mentale sia tecnica. Perché abbiamo perso tre mesi e mezzo di lavoro».