Il portavoce di Milei: «Maradona era mancino? Ah, sì…». Era un omaggio del governo ai grandi mancini. La figlia Dalma: «Non replico ai pupazzi»
Durante una cerimonia dove si rendeva omaggio ai grandi mancini dello sport argentino, il portavoce del presidente Milei, Manuel Adorni, non ha menzionato Diego Armando Maradona.
I giornalisti quindi non hanno potuto evitare la domanda del perché non fosse nella lista insieme a Messi, Di Maria, Ginobili, Martinez e Vilas; Adorni ha così risposto, ironicamente: «Chi? Oh, era mancino? Ah, sì, era mancino…». In molti hanno pensato che la dimenticanza fosse stata una scelta voluta, dato il fatto che Maradona non ha mai nascosto simpatie di sinistra.
Coinvolta anche la figlia di Maradona, Dalma, nella questione
La risposta della figlia Dalma non si è fatta attendere; ha rilasciato le seguenti dichiarazioni nel programma Respongel Responde:
«Devo rispondere ad un Muppet? Non è necessario. Adorni non ha un pensiero suo, perché ripete ciò che gli dicono di dire. Non è stato divertente ironizzare su quanto accaduto. Che gli piaccia o no, l’Argentina è conosciuta in tutto il mondo per le persone che dice di non conoscere… o fa il finto tonto. Sportivamente, che ti piaccia o no, mio padre ha rappresentato l’Argentina ed è stato un campione. Si è rivelato un Muppet, un pupazzo. Chiedete anche a Lionel Messi, Angel Di María o Maravilla Martínez cosa ne pensano».
Chiusa la battaglia del fisco
Ecco il servizio di Radio 1 Rai.
Una battaglia legale durata decenni, una storia che inizia negli anni Ottanta quando Maradona giocava con il Napoli e i suoi compensi erano miliardari, si ipotizzò che alcuni diritti di immagine versati sui conti esteri fossero un espediente per mascherare stipendi al fine di sottrarsi al fisco italiana. Un’evasione quantificata all’epoca in quaranta miliardi di lire poi lievitata negli anni a 37 milioni di euro. Si andò avanti tra ricorsi e sequestri. Due sentenze della Cassazione poi concessero il condono rinviando ai giudici di merito la posizione tributaria di Maradona solo per l’eventuale debito con l’Agenzia delle Entrate di 952 euro stabilisce ora la Corte di Giustizia tributaria.