Sa che non può danzare da solo sotto la pioggia. I rinforzi sono urgenti ma deve incidere anche sull’anima e sulla testa della squadra

Conte ha abbracciato una causa che sembrava persa in partenza (Corsera)
Scrive Monica Scozzafava per il Corriere della Sera:
Il punto di (ri)partenza dopo il naufragio del Bentegodi è intanto un’accelerata sul mercato, ma anche la convinzione di Conte di far riemergere il Napoli dalle sabbie mobili della depressione. Ha abbracciato una causa che ai più sembrava persa in partenza ma sa che non può danzare da solo sotto la pioggia. I rinforzi sono urgenti (tutto in 10 giorni), il paradosso è che il mercato è solo uno dei problemi. Conte non deve incidere solo in campo, così come ha immaginato all’inizio, dovrà andare dritto al cuore e all’anima di una squadra che evidentemente non ha ancora superato lo choc della scorsa stagione: tre allenatori, un decimo posto, la disperazione di qualcuno, la voglia di fuga di altri.
Le criticità sono riemerse tutte, Conte ne ha preso atto («una figuraccia così non l’ho mai fatta in carriera» è stato esplicito) ma non lascia la nave in balia di onde così alte, diventa se possibile più ostinato nella sfida forse più incerta della sua carriera, dove anche lui si è messo in gioco. Senza sconti, senza vittimismo, senza paura. Senza farsi risucchiare dalla confusione, lo ha ribadito ieri al d.s. Manna nell’albergo napoletano dove poi è arrivato il nuovo acquisto Neres.
Conte e De Laurentiis, questo matrimonio avrà vita breve (Libero).
Scrive il quotidiano Libero con Claudio Savelli:
Il mister che trasformava in scudetto tutto ciò che toccava sembra aver perso la magia o, meglio, la fiducia nell’impossibile.
Il Napoli di Conte non esiste ancora e chissà se esisterà mai perché se l’atteggiamento dell’allenatore-manager deus ex machina è così sfiduciato e polemico (fin dalla conferenza pregara), questo matrimonio avrà vita breve.
Certo, lo abbiamo anche scritto, non si giudica dopo una giornata ma si possono raccogliere indizi e l’indizio del Bentegodi è che il nuovo Napoli non esiste da ogni punto di vista: tattico, atletico, emotivo. La rosa incompleta è una scusa perché non funziona nemmeno quel poco che c’è.
Volano gli stracci già in viaggio di nozze (Repubblica)
Lo scrive Maurizio Crosetti su Repubblica nel pezzo di commento alla conferenza stampa di ieri del tecnico del Napoli. Scrive Crosetti:
Attenzione, la strana coppia fa volare stracci e stoviglie già in viaggio di nozze. Lo sposino Antonio Conte si è accorto che il suo consorte, Aurelio De Laurentiis, ha messo in vendita dieci giocatori, non riesce a cedere Osimhen e in sostanza non gli ha arredato il nido d’amore. Ma sarà poi amore?
«Speravo meglio, Mi aspettavo di trovare sorprese positive, ma ho avuto difficoltà a trovarne. Se non siamo a zero, poco ci manca ». Lui che non è l’accomodante Ancelotti, lui che a Napoli non ha vinto uno scudetto come Spalletti, per citare due predecessori andati via in malo modo, è già pieno di dubbi.
Antonio Conte è quello del ristorante da 100 euro dove non si può andare con 10 euro in tasca, ma quella era la Juve e qui il ristorante sembra pure chiuso.
Antonio mette le mani avanti? Ha già capito tutto? Il cerino è corto e brucia? Forse, più semplicemente, Conte non vuole ingannare nessuno.
Possibile che Antonio Conte si accorga soltanto adesso di esserci cascato dentro in una notte senza luna? La sua carriera, oggi, è questa notte? Forse è strategia, forse è la lunga esperienza che suggerisce di parlare per tempo, forse invece è un sincero imbarazzo per qualcosa che non pareva così, non a tal punto. Per esempio si legge, neanche troppo tra le righe, che il Napoli non ha più attrattiva.