3-0 al Como. Lo Stadium non ne poteva più del non-calcio degli ultimi anni. E ha finalmente capito che vincere non è l’unica cosa che conta
Thiago Motta è estraneo al mondo Juventus, se ne frega del contesto in cui opera (Libero).
Esordio col botto della Juventus di Thiago Motta che batte 3-0 il Como. Il tecnico manda in campo al primo minuto Mbangula il 20enne belga e lui ripaga l’allenatore col gol dell’1-0. Lascia in panchina per scelta tecnica Danilo e Douglas Luiz.
Scrive su Libero Claudio Savelli:
La rivoluzione inizia prendendo un ragazzo della seconda squadra, Mbangula, 20enne belga di origini congolesi arrivato nel 2020 dall’Anderlecht per 390mila euro, e schierandolo titolare. E questo segna alla prima occasione tra i grandi, dopo un percorso in Under 17, Primavera e Next Gen, con un movimento da ala pura, di quelle che la Juventus sta cercando sul mercato: rientro e tiro, sfruttando le mezzelune a portare via l’uomo di Vlahovic e Yildiz, i due attaccanti scelti. E i discorsi sui giovani a cui manca esperienza? Spariti. Non bisogna più mandarli al prato? No, no, se sono buoni giocano. Allegri professava un calcio semplice e con i discorsi di cui sopra lo rendeva complesso. Thiago Motta semplifica il calcio allenando la complessità.
Thiago Motta era un oppositore della Juventus
La rivoluzione è stata accolta e, dopo il gol di Mbangula, abbracciata. Lo Stadium non ne poteva più, evidentemente, del non-calcio degli ultimi anni. E ha finalmente capito che vincere non è l’unica cosa che conta, ritornello ripetuto da quelli in carica in precedenza, allenatore e dirigenza tutti compresi. Thiago Motta è diverso. Thiago Motta è estraneo al mondo Juventus, ne è addirittura stato oppositore quando giocava nell’Inter, e di carattere è uno che se ne frega del contesto in cui opera. Dicono al bar che un allenatore deve mettersi a studiare e rispettare la storia del club che lo accoglie, soprattutto quando è più grande di lui. Ecco, a Thiago non interessa. Allenerà la Juventus come il Bologna e il Bologna come lo Spezia.
Thiago: «Trasparenza, chiarezza, questo è il modo che trasmetto ai miei giocatori»
Thiago Motta, fresco allenatore bianconero, presenta Juventus-Como, gara valida per la prima giornata di Serie A. Le sue parole in conferenza stampa pre-partita riportate da Tuttomercatoweb.
Quanto entusiasmo avete?
«Tanto, non vediamo l’ora di competere e arrivare al nostro obiettivo. Il nostro obiettivo è fare una grande prestazione e arrivare alla vittoria».
Si aspettava di arrivare così alla prima? Su McKennie?
«McKennie è un giocatore utile per noi e funzionale per le nostre esigenze. Domani abbiamo 19 giocatori per affrontare la partita, possono giocare solo 11 e posso fare 5 cambi, non di più. Stiamo bene, buona preparazione, tutto quello che vogliamo vedere. Pronti per affrontare la partita di domani».
Domani saranno convocati tutti per merito?
«Tutti i giocatori che vengono domani se lo meritano, giocare dall’inizio o durante la partita, lo fanno per il merito».
È tranquillo sul mercato?
«Molto, stiamo lavorando bene e al massimo per costruire una rosa competitiva».
Sulla 10 di Yildiz?
«È una responsabilità. Abbiamo un giocatore che porterà un numero storico, per diverse ragioni, abbiamo però un giocatore forte, con grande qualità e soprattutto con il lavoro. Un ragazzo che ha cultura del lavoro, ed è importante. Questo è da sottolineare. Trasmette anche agli altri al di là della sua età. Essendo molto giovane, è cresciuto, ha imparato molto bene. Grande qualità e rispetto per il lavoro».
Giocare per ultimi può essere un vantaggio?
«Nella vita è come nel calcio. Niente è scontato. Dobbiamo meritarlo. Siamo concentrati su noi stessi e su domani. Abbiamo una squadra che è salita dalla B, ha vinto tante partite. Porta con sé grande entusiasmo. Con grande rispetto per le avversarie, daremo il massimo. Competeremo per il risultato che vogliamo».
Dove può arrivare la Juve?
«Fare il massimo per domani. Competere con il Como e fare il risultato. Dobbiamo pensare passo dopo passo».
Su Fabregas?
«Hanno giocato sempre così, a prescindere dal percorso. Domani affronteremo una buona squadra con giocatori di esperienza come Reina, Moreno e Belotti. Buona squadra che cercheremo di portarla dalla nostra parte».
Su Weah?
«Può migliorare in tutto. Ha la predisposizione nel farlo e non sono sorpreso perché l’avevo già conosciuto molto giovane. Si vedevano le caratteristiche e le potenzialità, e può esprimerle. Sarà di grande aiuto alla squadra».
Le sue emozioni per il debutto? Che prestazione pensa di ottenere domani?
«Abbiamo fatto una buona preparazione, una buona settimana di lavoro. Domani per la prima in casa ci sarà grande entusiasmo, grande felicità. Va approfittato di questo e mettere tutta la nostra energia. Ringraziamo per il momento. Mi sento come i ragazzi, privilegiati. Meritatamente ognuno di noi. Entriamo in campo. Risposte? Buona preparazione, la nostra idea è sempre fare il risultato. Per le risposte aspettiamo il post partita».
È cambiata la situazione di Chiesa?
«No non è cambiata. Abbiamo parlato internamente ed è la dimostrazione di rispetto per tutti i miei giocatori. Trasparenza, chiarezza, questo è il modo che trasmetto ai miei giocatori. Rispetto. Non è cambiato niente».
Tra presenti e assenti il gruppo è pronto?
«Il presente è il gruppo, grande entusiasmo. Abbiamo una grande energia per fare un grande lavoro».
L’opinione di Thiago Motta su Vlahovic?
«Lo vedo molto bene e sta lavorando molto bene, provando ad aiutare i suoi compagni. Noi dobbiamo tenerlo stretto a noi. Lui è un grande giocatore, ma come tutti i grandi ha bisogno della squadra. Sono molto contento, perché abbiamo una grande energia per portare a casa il risultato».
Ha trovato della resistenza al cambiamento? Come mai avete cambiato idea su McKennie?
«Su McKennie ho già risposto. Nessuna difficoltà, perché è calcio. Ognuno di loro sa il lavoro da fare dentro al campo, anche con gli scambi. Non vedo difficoltà, abbiamo lavorato bene e ci siamo preparati bene alla partita. La affronteremo come sempre».
Su Miretti?
«Non sarà con noi domani, perché sta facendo un lavoro differenziato. Quando sarà nel gruppo ne parleremo. Stava lavorando bene, ha iniziato la preparazione molto bene, ma domani non farà parte del gruppo. Ne parleremo quando sarà in gruppo».