Dal Daily Mail. Il numero 87 del doppio a febbraio è stato accusato di aver assunto la stessa sostanza di Sinner, anche per lui è stata accertata la contaminazione involontaria
Anche il Daily Mail si concentra sul caso Sinner. La prima domanda, che si fanno un po’ tutti, è se Sinner ha ricevuto un trattamento di favore. Anche perché ci sono casi simili a quello dell’italiano che si sono conclusi in modo differente. Il tabloid inglese lo ha chiesto direttamente all’Itia (International Tennis Integrity Agency) e ha ricordato il caso recente di Bortolotti, tennista specialista nel doppio. Bortolotti ha assunto la medesima sostanza assunta da Sinner, sempre in maniera involontaria ed è stato scagionato. Proprio come Sinner. I due casi sono praticamente identici.
Sinner trattato come tutti gli altri: il caso di Bortolotti
Il Daily Mail si chiede perché Simona Halep è stata squalificata quasi subito a quattro anni:
“Il suo caso antidoping ha seguito una traiettoria molto diversa. L’ex campionessa di Wimbledon è stata sospesa provvisoriamente nell’ottobre 2022 e quasi un anno dopo squalificata per quattro anni. Ha fatto ricorso alla Tribunale dello sport e questo marzo la sua squalifica è stata ridotta. Si aspettano ancora le motivazioni di quella sentenza. Rispetto a questa ragnatela intricata, il caso Sinner ci è stato presentato già preincartato e con un fiocco.
Ciò che ha sconvolto tutti è il silenzio sui due test falliti fino a oggi. Il motivo è che ai giocatori viene concesso l’anonimato se presentano ricorso con successo contro la squalifica provvisoria, come ha fatto Sinner. Ma perché il caso di Halep ha richiesto quasi un anno per essere risolto, mentre quello di Sinner è stato risolto in quattro mesi, giusto in tempo per gli Us Open?
L’accusa dei giocatori, in genere, è che Sinner abbia ricevuto un trattamento preferenziale in quanto giocatore di punta e testimonial dello sport. È una narrazione facile, ma è istruttivo fare riferimento al caso di Marco Bortolotti, uno sconosciuto giocatore di doppio italiano. A febbraio di quest’anno Bortolotti è stato accusato di violazione delle norme antidoping per il clostebol. Dopo aver fornito una spiegazione della contaminazione involontaria, non c’è stata alcuna sospensione provvisoria, nessun annuncio e un mese dopo è stato scagionato. Quindi, almeno in questo caso, il numero 87 del ranking di doppio sembra non essere stato trattato in modo diverso dal numero 1 del mondo“.