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Sabalenka: «Ho pensato di dover continuare a giocare, ma ha fatto male alla mia salute mentale»

Al Guardian parla del periodo difficile vissuto dopo la morte dell’ex fidanzato Koltsov: «Guardando indietro, avrei dovuto fare un passo indietro, resettare»

Sabalenka: «Ho pensato di dover continuare a giocare, ma ha fatto male alla mia salute mentale»
Belarus' Aryna Sabalenka returns a ball to Poland's Iga Swiatek during their 2023 ATP Tour Madrid Open tennis tournament singles final match at Caja Magica in Madrid on May 6, 2023. (Photo by Thomas COEX / AFP)

Aryna Sabalenka, vincitrice del torneo di Cincinnati, ha raccontato al Guardian il periodo difficile che ha vissuto dopo la morte dell’ex fidanzato Koltsov.

«Ho perso mio padre e il tennis mi ha aiutato a superare quella dura perdita – ha detto – Quindi in quel momento [della morte di Koltsov] ho pensato che dovevo solo continuare, continuare a giocare, continuare a fare le mie cose per separare la mia vita personale dalla mia vita professionale. Ma alla fine direi che ho avuto molte difficoltà a livello di salute perché non mi sono fermata. È stato molto stressante, e in un certo senso ha fatto male alla mia salute mentale a quel punto».

La tennista numero 2 al mondo racconta che se potesse tornare indietro, farebbe le cose diversamente.

«Probabilmente, guardando indietro adesso, direi che sarebbe stato meglio fare un passo indietro, resettare e ricaricare, e ricominciare tutto da capo. Ma ho fatto quello che ho fatto. Alla fine ho pagato per la mia decisione, ma sono davvera contento di avere il tennis nella mia vita e mi ha davvero aiutato ad andare avanti e a diventare più forte».

Sabalenka sull’infortunio alla spalla

Il Guardian le chiede se l’infortunio alla spalla che l’ha costretta a prendersi una pausa alla fine l’abbia paradossalmente aiutata.

«Sì, sicuramente. Me ne sono resa conto solo dopo essermi infortunata e aver fatto un passo indietro, che in realtà era qualcosa di cui avevo molto bisogno».

Saltare dei tornei è stato difficile, ma necessario.

«Alla fine ho capito che era necessario. Ora mi sento molto meglio fisicamente e mentalmente e molto più forte».

 

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