Rispetto a Verona ci sono Buongiorno, Olivera (al posto di Spinazzola) e Raspadori. Poi tutti confermati. Il nuovo acquisto Neres in panchina, insieme a Gaetano
De Laurentiis ha speso 110 milioni, ma oggi gioca ancora Mazzochi. Oggi il Napoli gioca alle 20:45 al Maradona contro il Bologna, partita valida per la seconda giornata di Serie A. La probabile formazione secondo il Corriere dello Sport. Raspadori punta centrale.
La probabile formazione del Napoli contro il Bologna
Il Corriere dello Sport scrive:
Conte ha diretto la seduta al centro sportivo di Castel Volturno, testando la formazione che dal primo minuto dovrà provare a cancellare la tremenda sconfitta di Verona al debutto in campionato. Di tempo per rimettere le cose a posto ce n’è in abbondanza, ma in attesa di Lukaku e del gong del mercato bisognerà dare subito un segnale positivo in campo. Per quel che riguarda le scelte, possibile che il tecnico opti per tre cambi rispetto all’Hellas: il recuperato Buongiorno al posto di Juan Jesus nella linea a tre, Olivera per Spinazzola a sinistra e Raspadori da centravanti piuttosto che Simeone. Per il resto, tutti confermati. Il neo acquisto Neres partirà dalla panchina.
La formazione dovrebbe quindi essere: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Mazzocchi, Anguissa, Lobotka, Olivera; Politano, Kvaratskhelia; Raspadori.
In panchina ci sono Caprile, Contini, Juan Jesus, Rafa Marin, Mezzoni, Spinazzola, Coli Saco, Iaccarino, Gaetano, Zerbin, Neres, Ngonge, Cheddira, Simeone
De Laurentiis per Conte ha cambiato le sue regole, per Ancelotti non lo fece (Corbo)
Scrive Antonio Corbo sull’edizione napoletana di Repubblica.
È stato un test sulla solidità della strana coppia alla guida di club e squadra. È ancora compatta, se De Laurentiis per la prima volta nei suoi vent’anni di presidenza rinnega un principio di mercato.
Mai acquistare il nuovo giocatore se prima non si vende il vecchio. E questo era l’ordine trasmesso al direttore sportivo Giovanni Manna due mesi fa, ribadito fino all’altro giorno: Lukaku non arriva se non è ancora sistemato Osimhen.
Rimanere con due dello stesso ruolo, il vecchio e il nuovo, è come consegnarsi ai predoni del mercato. Quello che rischia di accadere, con il Paris Saint Germain a guida araba, una volta noto per le sue casse bucate, ma con il Napoli stranamente astioso, fino a far pensare che certe ripicche e dicerie per la vendita di Lavezzi non siano state ancora smaltite. Altra prova di inattesa disponibilità di fronte alle richieste di Conte, arrivato al Napoli con Lukaku primo nome della lista. Accadde lo stesso con Ancelotti, ostinato sull’ingaggio di James Rodriguez nazionale colombiano, ma De Laurentiis allora seppe resistere alle pressioni del tecnico che sarebbe diventato il primo al mondo. Questa volta ha davvero inseguito l’anziano attaccante Lukaku, autorizzando l’acquisto di un giocatore che per età non promette plusvalenze.
Clamoroso strappo alle sue regole. Conte l’ha apprezzato, modificando anche le sue strategie. Venerdì ha preferito tacere sul mercato. Evidente il motivo.