Vince la Diamond League di Chorzow saltando 2,31. Nel post gara si è tolto dei «sassolini dalle scarpe… sassolini…», alludendo alle accuse per i calcoli renali
Tamberi torna a splendere alla Diamond League di Chorzow (Polonia). Vince la sua gara saltando 2 metri e
31 centimetri. Come scrive il Corriere dello Sport, “Tamberi è la fotocopia stavolta a colori del campione pallido, emaciato, sofferente per i calcoli renali che gli avevano tarpato le ali a Parigi“.
Si presenta con il viso rasato, fisico apparentemente più in carne e sorsi d’acqua a go-gò dalla bottiglietta che tiene sempre in mano, sono la risposta a chi lo aveva criticato per diete esagerate e scarsa idratazione. Quindici giorni dopo il dramma in mondovisione, Gimbo azzarda pure 2,40 del suo record italiano, un centimetro più di quanto realizzato nella tragica serata di Montecarlo alla vigilia dei Giochi di Rio 2016, quando si fratturò i legamenti della caviglia di stacco.
In Polonia, durante la consueta intervista post gara, si toglie qualche “sassolino”:
«Come si fa a tornare, vincere e sfiorare i 2,40? Aspetta solo che finisco il bicchiere d’acqua della giornata (e scatta la risata nervosa)… sassolini dalle scarpe… sassolini… Vabbè basta».
«Hanno scritto cavolate colossali sulla mia dieta, sono geneticamente predisposto alle coliche»
Gianmarco Tamberi non ha vissuto delle belle Olimpiadi a Parigi; sperava di replicare l’oro di Tokyo, ma qualche giorno prima della finale è stato colpito dalle coliche renali. Alla fine è riuscito a effettuare un solo salto valido a 2,22 metri. Su Instagram, in un lungo post, Tamberi ha tenuto a specificare in merito a quanto scritto negli ultimi giorni sulle sue diete dai quotidiani.
«Non vorrei soffermarmi più di tanto sulle cose che si leggono in questi giorni, ma per correttezza nei vostri confronti è giusto quanto meno che vi dica di non fidarvi di quello che leggete perché la maggior parte delle cose che stanno girando sono cavolate colossali e a mio modesto parere anche molto pericolose per chi legge. Da articoli che parlano di una dieta che mi ha fatto perdere 7/8kg tra gli europei e le olimpiadi, fino ad arrivare ad altri che dicono che io tutto l’anno bevo massimo un bicchiere d’acqua al giorno…. Come potete immaginare, oltre alla disinformazione generale, queste “perle” potrebbero anche essere dannose da condividere…
Per darvi un’idea più precisa, il mio peso (monitorato giornalmente tutto l’anno) era 77.5 a fine gennaio, 75.5 a metà giugno e 74.0 alle olimpiadi (stesso identico peso dell’anno scorso ai mondiali). Ad ogni allenamento bevo più di un litro e mezzo d’acqua ed altrettanta ne bevo durante la giornata. La mia dieta è stata studiata e condivisa da diversi professionisti e sono più di 10 anni che seguo questo regime alimentare senza mai aver avuto problemi e facendo regolarmente controlli. Difficile pensare di cambiarla così di punto in bianco nell’anno più importante della mia carriera senza un motivo preciso…
Sono il primo a dirvi che è una dieta molto stretta e difficile, come tutti gli allenamenti che faccio durante l’anno sono molto pesanti e studiati per portarmi al limite ma questo è l’unico modo che un atleta ha per provare a raggiungere il proprio massimo livello. Vi assicuro che dopo la vittoria di Tokyo mi sarebbe piaciuto molto mettermi spaparanzato a godermi la vita e quella meravigliosa vittoria arrivata dopo tante sofferenze, ma non lo ritenevo corretto. Adoro mangiare e fare la bella vita come chiunque altro ma per vincere le olimpiadi nel 2021 ho dovuto fare un’infinità di sacrifici e sapevo che se avessi voluto provare a ripetermi a Parigi, avrei dovuto rimboccarmi le maniche e riiniziare tutto da capo, come se nulla fosse successo» .