In Italia l’homo calcistico è fondamentalmente cavernicolo, Conte quindi ciacca e medica: un po’ concede al popolo, un po’ fa il contemporaneo

Conte fa il duro perché ai tifosi (e ai media) piace ma ha concesso un giorno di riposo extra al Napoli
L’Italia è un Paese culturalmente arretrato, figurarsi se consideriamo la fauna calcistica infarcita di cori del tipo “andate a lavorare”, “fuori le palle”. Siamo all’uomo cavernicolo. A quest’universo piace assai la figura dell’allenatore che sottopone il calciatore a vere e proprie vessazioni fisiche. Guadagni tanto? E allora devi soffrire. Ovviamente oggi, nel 2024, è una cazzata che più i muscoli ti fanno male, più stai lavorando bene. È una enorme fandonia anche la storia dei ritiri in montagna, l’ossigenazione. Il Real Madrid e il Manchester City non vanno in ritiro in altitudine e a occhio e croce se la passano benissimo.
Antonio Conte ciacca e medica. Non rinuncia al suo personaggio, sarebbe assurdo farlo: piace coì com’è, nature. La sua esultanza domenica sera è subito diventata virale. Però sa anche che stritolare i calciatori sarebbe autolesionistico. È il motivo per cui all’indomani di Napoli-Bologna 3-0, la semi passeggiata di salute contro il Bologna del filantropo Italiano, ha concesso un giorno di riposo non previsto ai calciatori.
Conte ha pranzato a Borgo Marinari
Ne scrive il Corriere dello Sport con Fabio Mandarini:
Non era atteso, invece, il giorno di relax che il signor Antonio ha concesso alla squadra dopo il tris e il trionfo in campionato: cambio di programma direttamente al Maradona, dopo la partita, a dispetto dell’agenda iniziale studiata guardando alla sfida in programma sabato, ancora a Fuorigrotta e ancora alle 20.45, contro il Parma di Pecchia. Il Napoli avrebbe dovuto cominciare la preparazione già ieri, al centro sportivo di Castel Volturno, ma poi Conte ha optato per concedere un giorno di riposo; mentre lui s’è concesso un pranzo al Borgo Marinari, a un passo dal mare e da Castel dell’Ovo. E così, beh, la squadra si ritroverà oggi in sede per ricominciare a correre e a studiare il piano tattico che il tecnico ha preparato per un test forse ancor più delicato di quello con il Bologna: intanto perché il Parma è reduce dal pareggio con la Fiorentina e dalla grande vittoria contro il Milan e gioca bene, bene davvero; e poi perché il Napoli, ora, ha bisogno di dare continuità alle prime prove di rinascita definitiva.