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Mancini: «La Nazionale era la mia collocazione ideale, chissà un giorno potremo vincere il Mondiale insieme»

Al Giornale: «L’Europeo? Avevamo ragazzi più giovani, con i quali però eravamo nelle fasi finali della Nations League battendo Germania e Inghilterra»

Mancini: «La Nazionale era la mia collocazione ideale, chissà un giorno potremo vincere il Mondiale insieme»
Saudi Arabia's Italian coach Roberto Mancini attends the international friendly football match between Saudi Arabia and Costa Rica at St James' Park in Newcastle-upon-Tyne, northeast England, on September 8, 2023. (Photo by Oli SCARFF / AFP)

Mancini: «La Nazionale era la mia collocazione ideale, chissà un giorno potremo vincere il Mondiale insieme».

L’ex ct della Nazionale, oggi ct dell’Arabia Saudita, intervistato dal Giornale per la morte di Eriksson ma risponde anche a domande sull’Italia.

Nel 2021 l’Italia con lei è salita sul tetto d’Europa, quest’anno siamo usciti impietosamente. Cosa è cambiato in tre anni?
Mancini: «Capisce che statisticamente è impossibile vincere gli europei due volte di seguito?».

Mi vuol dire che è stato solo un problema di statistica?
«No, sicuramente non solo quello. È chiaro che ci siamo trovati davanti una nazionale piena di ragazzi un po’ più giovani, con i quali però eravamo andati nelle fasi finali della Nations League battendo Germania e Inghilterra».

Mancini: «i giocatori della Nazionale italiana sono tecnicamente bravi»

Cosa è mancato a questa nazionale?
Mancini: «Si stanno inserendo giocatori nuovi quindici vorrà un po’ più di tempo anche se io penso, a differenza di quello che ho letto, che i giocatori scesi in campo siano tecnicamente bravi. Non dimentichiamo che le stesse critiche sui giocatori le fecero anche prima che vincessimo l’europeo del 2021. È un classico che si usa dire, non abbiamo giocatori. È chiaro a tutti che non abbiamo più i giocatori di 15 anni fa, però è in generoso dire che la nazionale italiana non ha dei bravi giocatori».

Dica la verità mister, ha sofferto un po’ quest’estate durante gli europei nel non vedersi più su quella panchina?
«Posso non risponderle?».

Nel suo diritto… Quanto le pesa la mancata qualificazione ai mondiali con la nazionale italiana?
«Mi pesa tanto perché avremmo potuto fare una bella figura al mondiale. E non vedere la nazionale italiana, vincitrice degli europei, in quella competizione, non può non far male».

Le manca la panchina della nazionale?

«Posso saltare anche questa?».

No, questa no. Allora, le manca o no?
«Chiaro che era la mia collocazione ideale. Allenare la nazionale italiana è stato un grandissimo onore e privilegio per me. Non sempre le cose vanno come si spera, ma oggi il mio assoluto impegno è con la nazionale saudita. Però chissà che, un giorno, si possa rivincere il mondiale insieme». 

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